martedì 29 aprile 2014

Renzi ai senatori Pd: o riforme o vado a casa

ROMA - "I sondaggi dicono che siamo avanti, ma io ho detto ai miei che se li vedo ancora guardare i sondaggi li meno". Lo ha detto il premier, Matteo Renzi, nel corso dell'assemblea del gruppo Pd al Senato. "Dobbiamo stare vicino ai nostri candidati sindaci, dobbiamo fare campagna elettorale e 'il Pd deve fare il Pd'". Poi sulla legge elettorale aggiunge: "L'Italicum ha introdotto il ballottaggio, quello che chiedeva il Pd con Bersani candidato". Il premier poi ha parlato di riforme. "Tenere dentro Forza Italia - ha detto - è doveroso, vuol dire agli italiani che non ci stiamo scrivendo le regole da soli". "Faremo tutti gli sforzi fino all'ultimo giorno per trovare un punto comune, altrimenti sono pronto a fare un passo indietro. A tutti i costi io non ci sto, o così o vado a casa. Fare veloci è l'unico modo per dare un segnale di credibilità in Europa". 

"La nostra proposta non è autoritaria" - La proposta di riforma costituzionale può avere dei limiti ma non accetto che si dica che è una riforma autoritaria. Così il premier nel corso dell'assemblea, dove ha ribadito la sua proposta di mediazione: i senatori siano indicati tra i consiglieri regionali, lasciando a ogni regione la modalità di scelta sul come. 


"Inaccettabili le parole di Grillo e Berlusconi" - Renzi ha espresso "forte preoccupazione" per le parole di Silvio Berlusconi sui lager ma anche per quelle di Beppe Grillo sulla Shoah che sono "inaccettabili".

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