venerdì 18 aprile 2014

Lo Schettino della Corea del Sud: se ne va dalla nave che affonda (280 morti). Mandato d'arresto


SEOUL - Il traghetto affondato mercoledì al largo della Corea del Sud con centinaia di persone a bordo era timonato da un giovane ufficiale e non dal comandante al momento dell'incidente. Lo rivela il procuratore generale Park Jae-eok in conferenza stampa. Il capitano Lee Joon-seok è stato duramente criticato dai parenti delle vittime per aver lasciato la nave mentre centinaia di passeggeri erano rimasti intrappolati (come il nostro Schettino). "C'era il terzo luogotenente al timone quando e' avvenuto l'incidente. Non il capitano, che stava dietro", ha affermato il procuratore. Per il capitano è stato emesso un mandato d'arresto. Tra l'altro avrebbe ritardato di mezz'ora l'ordine di abbandonare la nave.
Le cause dell'incidente non sono ancora state chiarite. Molti passeggeri hanno detto di aver sentito un forte rumore, dopo il quale il traghetto si è fermato di colpo. Il capitano ha detto di non aver colpito uno scoglio, anche se questa sembra l'ipotesi più accreditata.
Il vice preside del liceo che era stato salvato dalla nave è stato trovato appeso a un albero, suicidaUn ufficiale di polizia dice che il corpo del vice preside, identificato solo con il suo cognome Kang, è stato trovato sull'isola di Jindo, dove i passeggeri in salvo si erano rifugiati. 
I subacquei lavorando in turni cercano di entrare nella nave affondata, dove la maggior parte dei passeggeri mancanti si pensa siano in trappola, ha detto il portavoce della guardia costiera Kim Jae-in. La guardia costiera ha detto che i subacquei hanno iniziato oggi a pompare aria dentro la nave, nel tentativo disperato di sostenere improbabili sopravvissuti.

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