NEW YORK - E' stato Ban Ki-moon a trasmettere "con cuore pesante" al Consiglio di Sicurezza il rapporto sull'uso di armi chimiche in Siria che, come ha spiegato lo stesso Segretario generale delle Nazioni Unite, è stato "il più significativo attacco coi gas contro civili dal 1998, quando Saddam Hussein li usò ad Halabja". Ban ha detto che la comunità internazionale si era impegnata a evitare il ripetersi di quell'orrore, "eppure è accaduto di nuovo".
Rapporto: "85% dei campioni positivi a gas sarin" - Secondo quanto emerge dal rapporto Onu, l'attacco chimico del 21 agosto in Siria sarebbe stato sferrato tra le 2 e le 5 del mattino, cosa che ne ha massimizzato le conseguenze: le basse temperature hanno inoltre permesso al gas letale di penetrare nei rifugi dove si rifugiavano i civili. L'85% dei campioni analizzati dagli esperti Onu sono risultati positivi al test per il gas sarin.
Ban Ki-moon: "Attacco è crimine di guerra" - Per Ban Ki-moon con l'attacco coi gas in Siria è stato commesso un "crimine di guerra". Il segretario generale dell'Onu ha quindi sottolineato come l'uso dei gas in Siria è una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale.
Ban Ki-moon ha quindi invitato i quindici membri del Consiglio di sicurezza ad assumersi le proprie responsabilità politiche e morali dimostrando la volontà politica per agire in modo decisivo. Il Segretario generale ha quindi sottolineato la necessità di prevedere sanzioni se Damasco non rispetterà il piano di smantellamento delle armi chimiche.
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