ROMA - "Non possiamo essere io e il presidente della Repubblica gli unici parafulmini. Occorre da parte di tutti una partecipazione alla responsabilità". Lo ha detto il premier Letta alla trasmissione Porta a porta a proposito delle fibrillazioni della maggioranza.
"A marzo e ad aprile eravamo in bilico, e quelle condizioni non sono venute ancora meno", ha spiegato il presidente del Consiglio a proposito della condizione generale del nostro Paese.
Secondo il premier "con tre o quattro poli", com'è adesso, "andare al voto con questa legge elettorale, vuol dire riconfermare al Senato la situazione di impasse".
Il barometro e' sul ''variabile, nel mezzo, in bilico: siamo di fronte a scelte importanti e se la lancetta va da una parte è bene e se va dall'altra è un male'', ha detto Letta a Porta a Porta.
"Non ho mai pensato di lasciare vista la fiducia del parlamento e la spinta del presidente della Repubblica; ma se verificassi che la mia permanenza peggiorasse la situazione e consentisse ad altri di nascondersi dietro un alibi, non esiterei alle scelte conseguenti". Poi, parlando della situazione politica, ha spiegato che la tenuta del Governo ''dipende da tante cose, non solo dalle scelte di Berlusconi. Però da alcune settimane si è alzato il livello dello scontro tra i partiti. Ci saranno anche dei motivi - ha proseguito - ma non si può chiedere solo al presidente del Consiglio e al presidente della Repubblica di reggere, mentre tutti si danno botte da orbi".
"Posso confermare che la legge di stabilità per il 2014 avrà come cuore l'intervento per ridurre le tasse sul lavoro e aumentare i soldi in busta paga", ha spiegato Letta.
"Abbiamo voluto rispettare i partiti, Grillo in testa, e abbiamo dato un tempo congruo di sei mesi" per approvare il ddl sull'abolizione del finanziamento ai partiti. "Se questo tempo passa senza che nulla avvenga, confermo che il governo farà un decreto. Non averlo fatto prima, è un segno di rispetto per il Parlamento", ha spiegato il premier.
"La spending review è un tema prioritario per il governo. Entro l'approvazione della legge di stabilità e cioè entro la fine dell'anno, saremo in condizione - ha aggiunto Letta - di presentare una prima tranche di interventi".
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