mercoledì 18 settembre 2013

Berlusconi, conto alla rovescia sul voto in giunta per la decadenza

ROMA -  Conto alla rovescia sul voto in giunta sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. Un voto che, sulla carta, ha un finale già scritto: la bocciatura della relazione del pidiellino Andrea Augello. Dopo il voto, stasera, il Cavaliere riunirà lo stato maggiore del Pdl per decidere il da farsi. Lo ha annunciato ieri Angelino Alfano: "Domani dopo il voto della giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza, i ministri del Pdl andranno da Berlusconi che intanto sarà rientrato a Roma e decideremo sul da farsi". Ma Berlusconi potrebbe dire la sua anche prima. E' atteso infatti il videomessaggio del Cav. Annuncerà la crisi di governo? Viene chiesto ad Alfano, ospite di 'Porta a Porta': "Non posso anticipare quello che dirà il presidente Berlusconi su questo, ma dico che annuncerà la nascita di un nuovo grande movimento che aprirà una nuova fase della nostra esperienza politica, stiamo parlando di una nuova Forza Italia".
Visto che sembra piuttosto scontato il finale in giunta, l'attenzione è tutta sul voto in aula al Senato. E continuano i sospetti su possibili 'traditori' nella fila del Pdl. Un sospetto alimentato anche da un fuorionda in cui il senatore Giuseppe Castiglione appare come uno dei promorori della fronda pidiellina pronta a sostenere il governo Letta in caso di crisi. Alfano è convinto della lealtà di tutto il gruppo Pdl a palazzo Madama: "La linea la stabilisce il presidente Berlusconi e il partito. Chi non segue la linea è fuori. La lealtà del gruppo degli eletti siciliani sarà completa, come sempre".
Sulla legge che porta il suo nome e che ha alimentato il dibattito in giunta, rompe il silenzio l'ex-ministro Paola Severino. "Eravamo d'accordo'' nel governo Monti ''quando, dopo un lungo e accurato approfondimento abbiamo varato la legge: quando si fa una legge si crede a quello che si fa, adesso la sua applicazione spetta al Parlamento".
Ieri a movimentare la giornata in giunta due novità: il lodo Buemi e il ricorso dei legali di Berlusconi contro la condanna della Cassazione. Per quanto riguarda il primo punto, la questione è stata velocemente archiviata. Il senatore, membro della giunta, Enrico Buemi ha proposto una terza via tra conferma e decadenza: Berlusconi potrebbe essere dichiarato decaduto non per via della legge Severino ma della pena della interdizione dai pubblici uffici, che deve essere rideterminata dalla Corte d'Appello di Milano. Ma il lodo Buemi è stato bocciato sia da Pd che dai 5 Stelle.

Quanto al ricorso in Cassazione, è stato presentato ieri mattina al procuratore generale della Suprema corte dall'avvocato Daniele Morelli e dal dottor Maurizio Benedettini, in qualità di cittadini-elettori. Secondo i legali dello studio romano 'Morelli partners' la sentenza dovrebbe essere dichiarata nulla per violazione dell'articolo 67 dell'ordinamento giudiziario, perché viene condiderata "promiscua" la composizione del collegio della sezione feriale. Palazzo Grazioli ha disconosciuto questa iniziativa.

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