giovedì 24 gennaio 2013

Berlusconi: ridotta la mia scorta. Ma è passata dagli 007 al Viminale


ROMA - "Il generale che ha come preoccupazione la mia sicurezza mi ha pregato di non andare nelle piazze preferendo i luoghi chiusi. Questo governo, invece, apprestandomi io a compiere un giro d'Italia con grande tempestività mi ha ridotto la scorta". Lo afferma Silvio Berlusconi, ospite di '28 minuti' su Radio 2. 
Sta avvenendo in questi giorni, secondo quanto si apprende, il passaggio dagli 007 dell'Aisi al Viminale della responsabilità di tutelare Silvio Berlusconi. Non sarebbe però previsto alcun taglio nel livello di protezione, che sarebbe quello massimo previsto per personalità a "rischio imminente ed elevato".
La legge prevedeva che Berlusconi potesse avvalersi del servizio di scorta dell'Aisi (una ventina di uomini divisi in diversi turni) fino ad un anno dopo la cessazione della carica di premier. Fino allo scorso novembre, dunque. Ma la tutela assicurata dal servizio segreto interno è proseguita anche oltre quel termine, fino a questi giorni, in cui sta avvenendo il passaggio di consegne con il Viminale. Questo passaggio, sempre secondo quanto si apprende, starebbe comportando un ritorno alle amministrazioni di competenza degli uomini dell'Aisi che da anni seguivano l'ex presidente del Consiglio, con conseguente perdita della consistente indennità da '007'. Fatto che avrebbe provocato malumori tra gli storici 'angeli custodi' di Berlusconi.
Berlusconi parla poi del suo divorzio milionario. "In effetti c'é stata una sentenza inaspettata lontana dalla realtà e irrealistica credo che dovrò intervenire io, prima avevo lasciato fare agli avvocati non mi ero messo in mezzo ma prossimamente incontrerò mia moglie"afferma.; con la sua ex moglie "non c'é stato nessun incontro. Ci sono stati incontri con i miei figli. Passo attraverso di lei - dice - per parlare con i nipotini alcuni dei quali sono geniali".

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