giovedì 24 gennaio 2013

Partenza difficile per Monte Paschi in Borsa: -5%


MILANO - Partenza difficile per Mps in Piazza Affari: il titolo, che in avvio di seduta non è riuscito a fare prezzo per la forte corrente di vendite, è entrato agli scambi in calo del 5% a 0,24 euro. In pochi minuti sono stati trattati oltre 50 milioni di azioni della banca senese, contro una media quotidiana recente di circa 300 milioni di 'pezzi' scambiati.
"A Maroni che ha parlato a nome della Lega dico solo una parola: Credit Nord", la banca legata al Carroccio salvata nel recente passato. Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, intervenuto ad "Agorà" su Raitre, a proposito delle polemica su Mps.
"Siamo in campagna elettorale e tutto fa brodo, ma la questione è drammaticamente seria. E' vero che il governo Monti ha stanziato 3,9 miliardi a sostegno dell'Mps ma il primo governo a farlo fu quello di Berlusconi con i Tremonti Bonds". Così Gianfranco Fini a 'Omnibus', La7. "Non si tratta di denaro a fondo perduto e la questione non riguarda solo l'Italia ma credo che il governo Monti farebbe bene a riferire subito in Parlamento, anche se è sciolto, e in Commissione, su questa vicenda che deve far riflettere".
"L'amministrazione comunale di Siena certamente, essendo parte della fondazione Monte dei Paschi, si occupa del Monte dei Paschi, è naturale sia così, questo è il suo compito. Nel senso che la proprietà è posseduta da una fondazione di cui sono soci gli enti locali. In questo non c'é nulla di scandaloso. Il PD non si è mai occupato del Monte dei Paschi. Il sindaco non è il PD, è eletto dal popolo, è un'istituzione, non c'é nulla di scandaloso e strabiliante". Così Massimo D'Alema, intervenuto a RTL 102.5, ha risposto alla domanda se si fosse arrabbiato quando ha sentito ieri sera Renzi parlare di responsabilità indiretta. "Mentre il PD non si è mai occupato del MPS, il sindaco se ne è occupato e in particolare il sindaco Ceccuzzi è stato quello che ha chiesto oltre un anno fa un ricambio totale al vertice della banca e lo ha fatto anche sfidando alle resistenze che lo hanno portato alle dimissioni. Sono i fatti, non vedo perché ci si debba arrabbiare", ha concluso.

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