MILANO - "Ho scelto di presentarmi alle elezioni perché non volevo lasciare a metà il lavoro realizzato con le riforme del mio governo in questo anno". Così Mario Monti spiega il suo obiettivo, dicendo che è stato l'Fmi ad assicurare che, se le nostre riforme saranno pienamente realizzate, "il nostro Pil crescerà del 5,5% in cinque anni e che nel 2012 l'Italia ha avuto la migliore situazione strutturale di bilancio da anni". “Né il polo con la destra e la Lega né quello del Pd con l'estrema sinistra", ha sottolineato, danno garanzie di andare avanti "con le riforme per scrostare l'Italia dagli interessi corporativi delle categorie".
Monti ha quindi affermato: "Siamo elettoralmente avversari della sinistra e a maggior ragione della sinistra di Vendola". E ancora: "Ci preoccupa la forte influenza della Cgil sullo schieramento di Bersani".
"Non ho accusato nessuno, ho solo dato spiegazioni rigorose per quanto riguarda il comportamento del mio governo" ha poi spiegato sulle polemiche con il Pd per il caso Mps. "Ho detto che le commistioni tra banche e politica sono molto pericolose sia in Italia che altrove - ha proseguito - e che il Pd ha sempre avuto molta influenza su Siena e sulla fondazione, non facendo però alcuna considerazione specifica". Monti ha poi detto che se ci sarà un finanziamento a Mps, "questo sarà un prestito, mentre l'Imu è una tassa: una volta pagata, non torna indietro". Il premier lo ha precisato a proposito del paragone avanzato da più parti tra l'eventuale prestito di 4 miliardi e il gettito ricavato, appunto, dall'Imu".
"Il mio orgoglio professionale e umano è ferito quando chi quattordici mesi fa mi ha lasciato il posto dice che l'economia andava bene e ora si è creato un disastro" ha affermato il premier riferendosi alle critiche di Silvio Berlusconi alle politiche del suo governo. "Cerco di non attaccare - ha sottolineato -, ma a volte vengo un pochino provocato". "Non c'è il disegno di un'alleanza con il Pdl, ma un dialogo sui contenuti che esiste con alcuni schieramenti del Pdl come del Pd", ha assicurato Monti, ribadendo che il suo obiettivo è di "unire e federare i riformisti" sia nel centrodestra sia nel centrosinistra.
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