giovedì 24 gennaio 2013

Reggio Calabria: collusione con la n’drangheta, arrestati due noti imprenditori


REGGIO CALABRIA - E' in corso l'esecuzione di provvedimenti di custodia cautelare in carcere nei confronti di due noti imprenditori reggini, Giuseppe e Barbara Crocè, padre e figlia, ritenuti collusi con la 'ndrangheta. Si tratta di una operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria, insieme alla Guardia di Finanza e all'Arma dei Carabinieri, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.
In atto anche 20 perquisizioni e sequestri di beni mobili, immobili ed attività commerciali in varie regioni italiane: in Calabria, Lombardia e Lazio. Beni per circa 30 milioni di euro sono in fase di sequestro. Si tratta, in particolare, del capitale sociale, di quote sociali e del patrimonio aziendale di una quindicina tra societa' e imprese operanti nel settore della grande distribuzione alimentare che hanno supermercati o negozi in citta' e la sede anche in Lazio e Lombardia. Alcune delle società sono riconducibili a presunti affiliati alla cosca Tegano.
L'inchiesta e' la prosecuzione dell'operazione che, nel luglio scorso, aveva portato all'arresto dell'ex consigliere comunale di centrodestra di Reggio Calabria Dominique Suraci, ritenuto dagli inquirenti il referente della cosca Tegano nel settore della grande distribuzione alimentare e l'interlocutore politico del clan.

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