PALERMO - Bernardo Provenzano e' in condizioni disperate. Per i medici le possibilita' che si svegli dal coma sono pochissime. E l'avvocato Rosalba Di Gregorio, legale del boss in cella dall'11 aprile del 2006, chiede la sospensione del regime carcerario duro.
''E' un costo inutile per lo Stato - spiega - Al momento sette persone sono impiegate nella sua vigilanza in ospedale. Ed e' dannoso per gli operatori sanitari e per i familiari che non hanno alcuna responsabilita'''. Se il destino del padrino di Corleone sia o meno scritto, si vedrà nei prossimi giorni. Di certo il capomafia non risponde agli stimoli. Dopo l'ennesima caduta in carcere, e' stato ricoverato d'urgenza all'ospedale di Parma, dove e' stato operato per un ematoma cerebrale. I medici hanno più volte interrotto le terapie con cui veniva tenuto in coma farmacologico, ma il boss non ha mai ripreso conoscenza.
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