giovedì 13 dicembre 2012

Plebiscito per Monti al vertice Ppe. E anche Berlusconi ribadisce la sua richiiesta


BRUXELLES - Il Ppe chiede a gran voce a Mario Monti di candidarsi premier alla guida del centrodestra italiano. "Noi abbiamo detto chiaramente a Monti che ci piacerebbe vedere la sua candidatura e abbiamo avuto un buon feeling". Lo riferisce Elmar Brok, influente eurodeputato della Cdu al termine del pre vertice dei popolari a Bruxelles. Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe chiesto a Mario Monti di ricandidarsi, oggi durante il pre-vertice del PPE a Bruxelles.
Ho ricordato al Ppe di aver chiesto a Mario Monti di essere il riferimento per il Pdl nonostante questo crei qualche problema con la Lega", ha raccontato Berlusconi parlando con i cronisti dopo il vertice dei popolari europei. "Spero Monti accetti la mia proposta, anche se per ora non l'ha fatto. Capiamo le difficoltà di chi si è posto sopra le parti a diventare parte, non avremmo rincrescimenti se dovesse non accettare", ma con i moderati uniti e la Lega guidati da Monti si vince. Il Ppe è preoccupato da un possibile ritorno della sinistra in Italia, afferma Berlusconi.
"Sfiduciato? No, mi sono sentito coccolato, anzi coccolatissimo" ha aggiunto l’ex premier.  "Aspetto di vedere cosa succede", risponde il Cavaliere a chi gli chiede se, anche alla luce della sua proposta Monti, si ricandidi a Palazzo Chigi. "Wait and see...", ha poi aggiunto. Ha inoltre affermato di avere sondaggi in base ai quali se si presentasse "potrei prendere gli stessi voti del 2008".
Dal Ppe "c'é grande sostegno al governo italiano". Lo ha detto il premier Mario Monti lasciando la sede del Ppe sottolineando che il sostegno è stato ribadito dal presidente Martens al termine della riunione dei popolari europei a Bruxelles.
"Sono venuto qui, su invito di Martens, per spiegare la situazione politica italiana: ho ricordato qual era la situazione quando ho iniziato, le cose fatte e le condizioni che hanno determinato la mia decisione" di lasciare. Lo ha detto Monti lasciando il Ppe e ricordando le parole di Alfano dopo le quali "é mancata la fiducia".
"Ho espresso la speranza e la convinzione che quale che sia il prossimo governo, questo si collocherà nel solco della partecipazione europea perché è anche nell'interesse nazionale", ha affermato il premier.
Monti non risponde ad una domanda su una sua eventuale candidatura nelle prossime elezioni. "Nessun commento. Non sarebbe questo il momento e il luogo", ha affermato, precisando di essere ancora concentrato "per qualche breve tempo" nella "condotta spedita" di ciò che il governo deve "ancora compiere".
"Non sono il portavoce di Berlusconi", così il premier lussemburghese e presidente di Eurogruppo ha risposto a chi gli chiedeva come l'ex premier avesse spiegato al vertice Ppe le sue posizioni. "Posso solo dire che c'é stato grande sostegno per Monti", ha aggiunto Juncker lasciando la riunione.
 "Monti è l'uomo che ha consentito all'Italia di rialzarsi e di riprendere un ruolo chiave, e ha fatto sì che l'Italia sia rispettata": lo ha detto il presidente francese Francois Hollande entrando la summit Ue.
Lunga stretta di mano tra Mario Monti e Francois Hollande all'arrivo al summit Ue: il premier italiano è sceso dall'auto, si è diretto verso Hollande che aveva appena parlato di lui con la stampa, e gli ha stretto a lungo la mano. Il presidente francese gli ha poi detto: "Stavo proprio parlando di te..".

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