ROMA - Pericolo per l'Italia sui mercati a causa delle elezioni anticipate? Per Silvio Berlusconi non c'è. "Non c'è una ragione vera per cui i mercati si debbano agitare" spiega intervistato da Maurizio Belpietro. E sullo spread: "Basta parlare di questo imbroglio. Prima non ne avevamo mai sentito parlare, cosa ce ne importa? Lo si è usato per cercare di abbattere una maggioranza votata dagli italiani. Dietro la crisi c'è stata una strategia tedesca".
Il leader del Pdl non esclude una scissione dal gruppo degli ex appartenenti ad Alleanza Nazionale. "Con il Porcellum come legge elettorale - ha detto - si sommano i voti dei gruppi della coalizione quindi avere due gruppi divisi e omogenei potrebbe essere positivo". "Amichevolmente, con stima reciproca, parliamo della possibilità di un gruppo formato da protagonisti politica con storia di destra. Di fatto lo spacchettamento del Pdl porterebbe a prendere più voti".
Il governo Monti "non voglio dire che abbia fatto errori", ma Silvio Berlusconi rimprovera all'esecutivo di aver "purtroppo seguito la politica germano-centrica che l'Europa ha cercato di imporre a noi e altri Stati". Il governo tecnico - continua - "ha portato a una crisi molto peggiore della situazione in cui ci trovavamo quando eravamo noi al governo. Con questo governo il Pil è diminuito di oltre il 2%. Tutti gli indicatori economici sono peggiori di quando eravamo noi al governo. Tutto è peggiorato".
Sarebbe bello un ritorno alle origini e alla nostra discesa in campo nel '94. Così il Cavaliere non esclude di archiviare il Pdl per il "glorioso simbolo di Forza Italia". "Vedremo - ha spiegato - Popolo delle Libertà è un nome bellissimo, ma tu tutti usano Pdl, un acronimo che non trasmette emozioni".
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