ROMA Confindustria conferma la stima sul pil 2012, ma peggiora la previsione sul 2013. Stando ai dati del Centro Studi, quest'anno il Pil scenderà del 2,4% (stesso dato di giugno), mentre il prossimo si prevede -0,6%, contro il -0,3% precedente. "In sostanza - si legge - la recessione si prolunga e la ripresa è ritardata alla prossima primavera". I consumi procapite nel 2012 registreranno "la flessione più grave del dopoguerra (-3,6%) e nel 2013 torneranno sui livelli del 1997".
Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate nei primi sette mesi dell'anno di 7,7 miliardi di euro (+3,6%) rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel solo mese di luglio, rende noto Bankitalia, le entrate sono aumentate di 4 miliardi, pari al 10,6%.
Ad agosto il rincaro del cosiddetto carrello della spesa, cioe' i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti), e' del 4,2% su base annua, un rialzo superiore al tasso d'inflazione (3,2%) e a quanto registrato a luglio (4%). Lo rileva l'Istat, rivedendo in lieve ribasso le stime (+4,3%).
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