ROMA - Il governo vara un piano anti-povertà e per la crescita.Il piano contro la «vulnerabilità» prevede la riprogrammazione dei fondi per il Sud e un investimento nelle regioni meridionali (Sicilia, Calabria, Puglia, Campania) di 850 milioni complessivi. E altri 167 milioni saranno destinati all'intervento nazionale. Lo ha detto il ministro Fabrizio Barca. «L'operazione per il solo Sud ha una grossa "gamba" sull'inclusione sociale, per 850 milioni euro, e una seconda grossa gamba per la crescita da 1 miliardo e 500 milioni di euro», ha affermato ancora Barca.
Ammontano a 220 milioni di euro i fondi destinati dal governo a interventi in favore dei giovani del Mezzogiorno. Le risorse saranno destinate a interventi contro la dispersione scolastica, il non profit, a nuovi interventi per la crescita: finanziamenti per l'autoimpiego e l'imprenditoria giovanile; iniziative per l'apprendistato, promozione di metodi applicati di studi e ricerca nelle Universita' attraverso l'azione di ricercatori italiani all'estero con il progetto 'Angels'. Quattro le priorita' indicate dal piano: inclusione sociale, giovani, promozione e innovazione delle imprese, attrazione culturale. Previsti anche due interventi minori: una per la riduzione dei tempi della giustizia civile e un per l'efficientamento energetico e innovazione energetica.
Per quanto riguarda l'inclusione sociale, il programma prevede nello specifico interventi per "la cura dell'infanzia e la cura degli anziani non autosufficienti", per i giovani "interventi per la legalita' in aree a elevata dispersione scolastica, progetti promossi dai giovani nel privato sociale, autoimpiego e imprenditorialita', apprendistato e uscita da 'e' allo studio ne' al lavoro', promozione metodi applicati di studio/ricerca nelle universita' attraverso ricercatori italiani all'estero".
Non c'è stato nessun cambio di marcia del governo negli ultimi tempi perché, anche nelle misure più dure, i temi della crescita e dell'equità sono stati sempre in primo piano, ha afferma Mario Monti. Il piano pone «l'equità in primo piano», ha sottolineato il premier. Interventi che aiutano a «creare circuiti partecipativi di inclusione».
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