lunedì 14 maggio 2012

Atene: bomba contro esattoria. Oggi ultimi tentativi per un nuovo governo


ATENE - Un ordigno artigianale e' esploso davanti a un ufficio esattoriale ad Atene nella notte, facendo danni materiali, ma nessun ferito. Lo ha reso noto la polizia.
L'esplosione e' avvenuta alle 3:08 ora locale (le 2:08 in Italia) a Maroussi, nella parte nord del centro cittadino, ed e' stata provocata da una bombola di gas, metodo impiegato abitualmente dagli anarchici.
Intanto ieri fino a tarda notte il presidente della Repubblica Karolos Papoulias, 82 anni, ha visto, separatamente, i dirigenti delle altre quattro formazioni entrate in Parlamento oltre ai tre partiti maggiori: Panos Kammenos (Greci Indipendenti), Aleka Papariga (Partito comunista), Nikos Michaloikos (Alba dorata, filonazista) e Fotis Kouvelis (Sinistra Democratica). E tutto ciò nel disperato tentativo di evitare che tra un mese i greci tornino alle urne e - per rabbia contro le rigide misure di austerità varate dai due governi precedenti sulla base del Memorandum firmato con i creditori internazionali - diano la vittoria alle sinistre radicali, un voto che porterebbe automaticamente il Paese fuori dall'eurozona. Per tutto il giorno e sin quasi a mezzanotte, quindi, l'anziano presidente è stato impegnato in un tour de force di colloqui che avrebbe stressato un uomo con la metà dei suoi anni. Papoulias avrebbe mostrato a tutti - nel tentativo di convincerli a formare un governo di unità nazionale - una lettera dell'ex premier Lucas Papademos nella quale il già vice presidente della Banca Centrale europea (Bce) spiega nei dettagli la gravissima situazione economica in cui il Paese si trova e descrive il baratro in cui la Grecia finirebbe senza un governo affidabile agli occhi dei creditori internazionali. I media locali danno comunque per scontato che Papoulias riprenderà oggi le sue consultazioni e che queste saranno probabilmente ristrette ai soli leader di ND, Pasok, Sinistra Democratica e Greci Indipendenti in un definitivo tentativo di dare un governo al Paese ed evitare nuove elezioni il cui risultato potrebbe essere fatale. Del resto, proprio ieri, un sondaggio d'opinione condotto dalla società KapaResearch per conto dell'autorevole settimanale To Vima ha rivelato che l'80% dei greci è a favore della permanenza della Grecia nell'eurozona mentre il 72% si dice contrario al ricorso alle urne. 

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