ROMA - Oggi viene festeggiata la Giornata della Terra, un importante momento di festa che viene celebrato da oltre 500 milioni di persone , in oltre 175 Paesi. Si tratta dell‘Earth Day 2012, la festa del nostro Pianeta Terra patrocinata da Unesco, Fao ed Earth Day Network, che viene celebrata per la 42esima volta, con tanti eventi, concerti e iniziative che ci ricordano l’importanza di rispettare l’ambiente.
L'Italia puo' festeggiare l'aumento di circa 1,7 milioni di ettari delle foreste negli ultimi 20 anni pari a circa il 20 per cento, che raggiungono cosi' oltre 10 milioni e 400 mila ettari di superficie. E' la notizia positiva che viene dalla Coldiretti in occasione della giornata della terra "Earth day", sulla base dell'inventario del Corpo Forestale dello Stato. I 12 miliardi di alberi che coprono oltre un terzo della superficie nazionale (35 per cento) costituiscono - sottolinea la Coldiretti - il polmone verde dell' Italia con circa 200 alberi per ogni italiano. I boschi - precisa la Coldiretti - ricoprono un ruolo centrale come assorbitori e contenitori di anidride carbonica, che e' il principale gas ad effetto serra, e sono fondamentali nella mitigazione e nell'adattamento ai cambiamenti climatici in corso.
La quantita' di carbonio trattenuta nei tessuti, nei residui vegetali e nei suoli delle foreste, infatti, e' pari a circa 1,2 miliardi di tonnellate di carbonio, corrispondenti a - sottolinea la Coldiretti - 4 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Le foreste italiane, come contenitori naturali di carbonio svolgono quindi un ruolo fondamentale nel raggiungimento dell'obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto.
Peraltro - precisa la Coldiretti - con una piu' corretta gestione delle foreste puo' essere prelevata, quasi senza alterarne la sostenibilita', una quantita' di 23,7 milioni di tonnellate/anno di combustibile che riduce i consumi attuali di petrolio di ulteriori 5,4 milioni di tonnellate. Esiste - continua la Coldiretti - una forte integrazione tra agricoltura e silvicoltura: il 40 per cento delle aziende agricole italiane possiede un bosco, ma negli ultimi 20 anni, a causa dei fenomeni di progressivo abbandono dell'agricoltura di montagna, il numero di queste aziende si e' ridotto progressivamente e oggi, nel Paese, una superficie forestale di circa 1,5 milioni ettari, su un totale di dieci milioni di ettari, si trova senza un imprenditore che possa svolgere attivita' di custodia, di valorizzazione, di protezione e di sorveglianza, anche nei confronti dei piromani. Preoccupa infatti che la crescita della superficie forestale avvenga in parte a danno dei terreni agricoli abbandonati perche' viene cosi' persa superficie produttiva a fini alimentari ma anche perche' la crescita spontanea, dovuta principalmente all'abbandono delle aree rurali da parte dell'uomo, che mette a rischio la sostenibilita' del territorio per frane e incendi. Occorre cogliere con piu' attenzione - sottolinea la Coldiretti - le opportunita' offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attivita' funzionali "alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale" anche attraverso l'utilizzo di mezzi meccanici agricoli". Per questo - conclude la Coldiretti - serve un accordo con le pubbliche amministrazioni che fissi, le regole per l'incentivazione e lo sviluppo dell'attivita' di presidio del territorio e dell'ambiente, specialmente nelle aree a rischio per incendi, frane ed alluvioni.
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