NAPOLI - Un interrogatorio fiume: Valter Lavitola, nel carcere di Poggioreale dove è rinchiuso dal giorno del suo rientro in Italia, ha risposto per ore alle domande dei pm. Aggiungendo un nuovo tassello al mosaico dell'inchiesta sulle presunte tangenti Finmeccanica. E sul versante dell'inchiesta che vede al centro il presidente e ad del gruppo, Giuseppe Orsi, spunta un giro di sei Maserati.
Tre delle sei Maserati, secondo quanto riporta la Repubblica, sarebbero state intestate a persone ritenute vicine a Orsi, due inviate negli Stati Uniti e una a Londra. Gli inquirenti si domandano se siano state comprate con gli stessi fondi neri utilizzato per pagare i politici, e se siano state regalate a intermediari che seguivano le commesse estere del gruppo. Quindi, la domanda dei pm è se oltre al denaro versato in tangenti per ottenere appalti, Orsi ne abbia ottenuto anche per sé e per i suoi dirigenti.
L'interrogatorio di Lavitola è stato tenuto in una fase cruciale dell'indagine che ha portato al coinvolgimento della Lega Nord e all'iscrizione nel registro degli indagati di Giuseppe Orsi. Gli inquirenti devono esaminare ancora i documenti sequestrati nell'abitazione e nelle sedi delle societa' che fanno riferimento a Guido Ralph Haschke, l'intermediario italo-svizzero che riveste un ruolo centrale nell'indagine.
E' a lui, secondo le rivelazioni ai pm napoletani dell'ex responsabile delle relazioni esterne Finmeccanica, Lorenzo Borgogni, che furono corrisposti 51 milioni di euro per la sua mediazione nella vendita al governo indiano di 12 elicotteri Agusta Westland, una cospicua parte dei quali, forse 10 milioni - sempre secondo l'ex dirigente della holding - sarebbero finiti a politici e "alla Lega in particolare".
Per verificare questa ipotesi i pubblici ministeri e i carabinieri del Noe di Roma dovranno identificare il fantomatico Christian Mitchell: sarebbe il secondo intermediario che materialmente, in base alle dichiarazioni di Borgogni, avrebbe versato la tangente. Per il momento i magistrati non sono ancora sicuri sia quello il nome autentico della persona chiamata in causa e ritengono che possa trattarsi di un tentativo di coprire la vera identità.
Intanto anche il ministro indiano della Difesa, A.K. Antony, si sta interessando al caso delle presunte irregolarità nella commessa per 12 elicotteri. Secondo un comunicato stampa, il dicastero ha ordinato all'ambasciata indiana a Roma di compilare "un rapporto aggiornato" in seguito a notizie di stampa relative allo scandalo.
Le quotazioni di Finmeccanica, invece, all'indomani della notizia del a.d. indagato non sembrano risentire degli sviluppi dell'inchiesta: il titolo è infatti rimbalzato con un guadagno del 7,43%.
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