Formigoni ieri sera a Matrix |
ROMA - "Una serie di poteri tentano di fare fuori un politico e la Regione Lombardia". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a Matrix dopo la bufera per alcune vacanze pagate al governatore. "Non mi sento sul banco degli imputati, ma sotto attacco politico e mediatico. Questo - è l'accusa di Formigoni - è il momento in cui i grandi poteri pensano di dividersi l'Italia a loro piacimento".
"Dopo Berlusconi chi è la personalità di maggiore rilievo? E' Formigoni, che da vent'anni è sempre stato rieletto". Il nostro lavoro, conclude Formigoni, "dà fastidio".
"Chi pensate di essere voi giornalisti per andare ad indagare sulle mie vacanze,quando un presidente di Regione dovrebbe essere giudicato dai suoi atti pubblici che sono stati tutti riconosciuti come corretti?". Rivolgendosi al vice direttore di Repubblica, Massimo Giannini, Formigoni ha aggiunto: "Con chi faccio le vacanze sono fatti miei. Non intendo dare particolari sulla mia vita privata perché non cedo alla deriva scandalistica e gossip di giornali come il suo. Sono tutte notizie inventate
"La mia vita è specchiata e lontana da ogni dubbio, nessuna atto mi può essere contestato", si è difeso il governato
"Pierangelo Daccò è un galantuomo, non è mai venuto a porre a me questioni relative al suo mestiere.Il suo lavoro lo portava ad avere rapporti con l'assessorato della Regione Lombardia e con la Fondazione Maugeri, non con me". Il governatore ha ribadito di conoscere Daccò da 12-15 anni e di aver partecipato a delle cene da lui "e Daccò a casa mia"
"Reati non ne ho commessi, errori ne ho fatti tanti", ha sottolineato il presidente della Regione. Al conduttore che gli chiede se rimetterebbe in lista Nicole Minetti, ha risposto: “Oggi non lo rifarei”.
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