mercoledì 25 aprile 2012

Imprenditore napoletano angosciato da Equitalia si suicida. Ci aveva già provato sabato scorso, lo aveva fermato la polizia


NAPOLI -  Un imprenditore di 52 anni si è ucciso ieri sera lanciandosi nel vuoto dal balcone del suo appartamento nel quartiere Vomero. Già lunedì scorso l'imprenditore aveva tentato di uccidersi, ma era stato salvato dalla polizia. Il 52enne aveva espresso la sua angoscia per le cartelle di Equitalia dalle quali era gravato.
L' imprenditore, è precipitato dall'ottavo piano. All'arrivo dell'ambulanza del 118 per lui non c'era più niente da fare. In via Cilea, strada centrale del quartiere residenziale del Vomero, si è radunata una piccola folla visibilmente emozionata. La vittima lascia moglie e due figli, di 9 e 24 anni.
Lunedì pomeriggio l'uomo, che si era recato a San Sebastiano al Vesuvio, a fare la spesa in un supermercato discount insieme alla moglie era apparso molto agitato. Salutata la moglie, era rientrato a Napoli, recandosi in via Catullo, a Posillipo, una zona dove si recava spesso per lavoro. Qui aveva scavalcato la ringhiera di protezione e si era avvicinato ad uno strapiombo di 50 metri di altezza.
La moglie, che aveva forse intuito le sue intenzioni, aveva avvertito la polizia, che lo aveva localizzato attraverso le celle della rete telefonica. Gli agenti lo avevano trovato con gli occhi chiusi ed il corpo semisospeso nel vuoto ed avevano svolto opera di dissuasione, ricordandogli la moglie ed i figli, poi lo avevano accompagnato in ospedale in ambulanza. Ma qui, l'imprenditore aveva rifiutato il ricovero ed era tornato a casa.

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