venerdì 1 novembre 2013

Telefonata pro Ligresti: nella bufera il ministro Cancellieri


ROMA - Il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, e' nell'occhio del ciclone dopo essere stata ascoltata nell'ambito dell'inchiesta su Fonsai che è costata l'arresto alla famiglia del finanziere siciliano. Il ministro e' stata intercettata mentre rassicurava la compagna di Salvatore Ligresti, poche ore dopo l'ordine di arresto per il capostpite e i tre figli. Critiche sono giunte dal Pd, da Scelta civica, M5S, Sel e Lega Nord. Il guardasigilli, che ieri sera è salita al Quirinale per "illustrare le misure relative al sovraffollamento delle carceri", si difende dicendosi disposta a riferire in Parlamento: "Non c'è stata, né poteva esserci, alcuna interferenza con le decisioni degli Organi giudiziari. Nella mia comunicazione al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, non vi è stato nel modo più assoluto, come ampiamente dimostrato, alcun riferimento a possibili iniziative finalizzate alla eventuale scarcerazione della Ligresti". Il vicepremier Angelino Alfano ha espresso "solidarietà al ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, per una vicenda strumentalizzata ad arte, che ha mostrato invece la sua grande sensibiilità e la sua attenzione per le condizioni di salute in cui versava Giulia Ligresti, ritenute critiche anche dal giudice che ha stabilito infatti l'attenuazione delle misure cautelari. Quindi nessuna azione e neanche intendimento al di fuori delle legittime competenze, semmai l'intenzione di evitare l'eventuale peggioramento di una situazione difficile, nel pieno rispetto dell'ambito istituzionale che si coniuga opportunamente con l'aspetto più strettamente umano. Come del resto altri giudici hanno fatto in altri casi di detenzione meno noti e, forse per questo motivo, considerati, com'è giusto, nella norma".

Nessun commento: