mercoledì 20 novembre 2013

Respinta alla Camera la mozione di sfiducia al ministro Cancellieri

ROMA - L'Aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia di M5S nei confronti del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. I voti a favore sono stati 154, 405 i contrari. Tre deputati si sono astenuti. Hanno votato a favore della mozione di sfiducia, oltre al M5S, anche Sel, Lega Nord e Fratelli d'Italia. Contraria la maggioranza di governo, anche se diversi esponenti del Pd avevano chiesto alla Cancellieri di dimettersi.
La discussione in Aula er iniziata con l'intervento di Tancredi Turco,. "Ministro lei ha la fiducia del governo, ma non quella del Parlamento. E' già stata sfiduciata da cittadini italiani", ha detto il deputato 5 stelle. Giulia Sarti, del M5S, ha sottolineato: da questa vicenda emerge che occorre il numero di cellulare del ministro per avere corsie preferenziali''. Quindi i deputati grillini hanno fatto squillare contemporaneamente i loro cellulari, 'puntandoli' verso il Guardasiglli, al grido di "dimissioni, dimissioni".
Poi una nuova protesta: al termine dell'intervento in sede di dichiarazione di voto del loro collega Andrea Colletti, i parlamentari grillini hanno esposto cartelli con la scritta 'Cancellieri a casa' (con tre punti esclamativi). Immediato l'intervento dei commessi. La scritta, però, è rimasta in aula, perché i deputati M5S hanno disposto sugli scranni diversi fogli che compongono la medesima frase : 'Cancellieri a casa'.
Il capogruppo alla Camera di Fi, Renato Brunetta ha dichiarato: ''Noi annunciamo una fiducia morale e convinta al ministro. Mentre questa - ha aggiunto - è una fiducia in maschera. Oggi il Pd infila un cappio doppio attorno al collo del premier''.
Il segretario del Pd Guglielmo Epifani ha confermato la fiducia al ministro della Giustizia e le ha chiesto di ''continuare il suo lavoro". Giuseppe Civati in aula ha dichiarato: "Dopo aver ascoltato il ministro, mantengo il mio disagio ma per disciplina di partito mi unirò al voto del partito".

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