giovedì 7 novembre 2013

Napoli: preso il boss autore della sanguinosa scissione della camorra a Scampia

NAPOLI - Duro colpo alla criminalità organizzata campana. Il boss di camorra, Ciro Mauriello, è stato arrestato nel quartiere napoletano di Scampia. Appartenente al clan Amato-Pagano, era ricercato per il duplice omicidio del 2004 che, secondo gli inquirenti, diede il via alla scissione dal clan Di Lauro. Ad arrestare Mauriello la squadra mobile di Napoli e gli uomini del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.
Era il 28 ottobre del 2004 quando con il duplice omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salierno eseguito per mano dei cosiddetti «scissionisti» iniziò la sanguinosa guerra in seno al clan Di Lauro.
Un vero e proprio atto di forza - descritto anche da Roberto Saviano nel suo best seller «Gomorra» - eseguito esibendo una ragguardevole mole di fuoco e uomini, e con la partecipazione diretta anche dei vertici di quello che poi avrebbe preso le sembianze di un nuovo clan.
Il commando che eseguì l'omicidio sarebbe stato composto da Ciro Mauriello, arrestato oggi, Arcangelo Abete, soprannominato 'angiolettò, Gennaro Marino, Gianluca Giuliano, Carmine Pagano e Carmine Cerrato. Dopo il duplice omicidio Abete e Mauriello si sarebbero recati ancora con i vestiti sporchi di sangue a Varcaturo, località a nord di Napoli, per comunicare a Raffaele Amato e Cesare Pagano la riuscita dell'operazione.

Mauriello è il quinto latitante arrestato dal gruppo permanente Sco-squadra mobile di Napoli, istituito nel settembre 2012 a seguito della faida di Scampia.

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