domenica 17 novembre 2013

Ennesime fosse comuni trovate in Messico (una a Acapulco): 25 cadaveri

Gli scavi per recuperare i corpi a Jalisco
CITTA 'DEL MESSICO - Almeno 25 corpi sono stati riportati alla luce in due tombe clandestine, sottolineando i problemi persistenti del Messico di persone disperse e dimorti che non saranno mai identificati.
Diciannove corpi sono stati estratti da una fossa comune al confine di Stato di Jalisco con Michoacán, una regione particolarmente travagliata, dove i cartelli della droga sono in lotta tra loro, con  le autorità e con gruppi di vigilantes armati civili.Altri sei corpi sono stati trovati in un altra fossa clandestina  vicino alla città turistica di Acapulco.
Le rivelazioni arrivano dopo un periodo di calma relativa rispetto a questi macabri ritrovamenti, piuttosto comuni invece negli anni 2010-12. Migliaia di messicani e di migranti clandestini centro americani sono scomparsi nel corso dei sei anni di presidenza di Felipe Calderon, che si si sono conclusi l’ 1 dicembre dell’anno scorso, e durante il primo anno del suo successore, il presidente Enrique Peña Nieto.
Molti dei dispersi alla fine finiscono in fosse comuni, vittime di trafficanti di droga, rapitori, estorsori, contrabbandieri o rivali. Poco è stato fatto per identificare i morti.
In Jalisco, dove i 19 corpi, tra i quali almeno due donne, erano stati riesumati, i funzionari hanno detto ai media locali che lo scavo continua.
Gli inquirenti sarebbero stati portati al sito da informazioni fornite da 25 persone arrestate a Michoacan in relazione con la scomparsa di due investigatori federali.
Ad Acapulco i pubblici ministeri ha detto che i corpi decomposti di cinque uomini e una donna sono stati trovati sepolti in un boschetto dopo che i funzionari hanno ricevuto una soffiata telefonica. Le vittime erano state ovviamenye uccise e una macchina bruciata è stata trovata nei pressi del luogo di sepoltura.
Il governo di Peña Nieto è stato sempre ostacolato nei suoi sforzi per minimizzare le segnalazioni di violenza. Per affrontare la questione delle 26.000 persone disperse durante l'amministrazione del suo predecessore - un numero che il governo di Calderon ha anche cercato di nascondere - Peña Nieto nove mesi fa ha annunciato un'iniziativa per formare una banca dati affidabile dei dispersi e per creare una apposita task forze,.
La Human Rights Watch di New York , facendo eco a molteplicidenunce in Messico, questa settimana ha esortato il governo a dare seguito alla sua promessa di esaminare, purificare e verificare un database dei dispersi, come base per una più organizzata ricerca sistematica.

Molti dei dispersi sono stati sequestrati dai militari o dalla polizia, per non riapparire più.

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