lunedì 8 settembre 2014

Le tre suore massacrate in BURUNDI: due prima violentate, una anche decapitata. Caccia a un giovane

Due delle suore uccise: Olga Raschiettie Lucia Pulici
BUJUMBURA (Burundi) - Un giovane fuggito con un coltello in mano è l'assassino delle tre suore italiane massacrate domenica nella loro missione saveriana in Burundi. Lo riferisce la polizia del Paese africano che ha spiegato che l'uomo ha sgozzato le prime due religiose e ha infierito con una pietra sul cadavere di una di loro. Per ora le autorità non si sbilanciano sul movente del delitto avvenuto a Kamenge, nella zona nord di Bujumbura. Forse "il tragico esito di una rapina", ha ipotizzato la diocesi di Parma sul suo sito web, anche se e' stato precisato che dal convento non e' stato portato via nulla.
Secondo gli inquirenti prima sono state stuprate e uccise l'80enne Olga Raschietti e la 73enne Lucia Pulici, poi e' toccato alla terza suora, Bernardetta Boggian, che aveva scoperto i corpi delle consorelle che è stata decapitata.
Colpito dal triplice omicidio anche il Papa che, dal Vaticano, invia due telegrammi, uno al nunzio a Bujumbura, Evariste Ngoyagoye, e l'altro alla superiora generale delle Missionarie Saveriane, suor Ines Frizza, dove si dice "colpito dalla tragica morte" delle religiose, assicura dunque le sue preghiere per queste "generose testimoni del Vangelo" ed esprime la sua vicinanza e partecipazione alla Congregazione delle tre suore e a tutta la comunita' di fedeli del Burundi. Papa Francesco auspica che il sangue versato dalle tre suore saveriane in Burundi "diventi seme di speranza per costruire autentica fraternita' tra i popoli". 
Suor Olga Raschietti e suor Lucia Pulici, sono state ritrovate uccise domenica nel pomeriggio. La terza, suor Bernardetta Boggian nella notte. "Verso le 16.00 di ieri la sorella Bernadetta e' venuta nel mio ufficio chiedendo notizie delle sorelle Lucia e Olga che erano rimaste a casa mentre lei e la sorella Mercedes si erano recate all'aeroporto per accogliere le altre sorelle di ritorno in Burundi dal loro capitolo generale a Parma. C'era apprensione soprattutto perché dall'interno della casa non c'erano segnali di vita: tutto era chiuso e con le tende tirate", ha raccontato. Anche padre Pulcini ha provato a chiamare le sorelle, ma senza successo. "I guardiani del cancello - ha ripreso il racconto - non le avevano viste uscire.

Esito negativo lo ha dato anche una veloce ricerca nel quartiere presso alcune persone ammalate che le sorelle visitavano soprattutto di domenica. Ero davanti all'entrata con l'intenzione di forzare la serratura quando la porta si e' aperta ed e' apparsa Bernadetta, sconvolta. Aveva trovato una porta di servizio laterale alla loro casa aperta e, una volta entrate, i corpi senza vita delle sorelle Olga e Lucia". Sono state quindi allertate le autorita' civili, militari e giudiziarie e religiose; si e' proceduto ai primi accertamenti e sono iniziati gli interrogatori, soprattutto al personale di casa. Nonostante l'accaduto, le religiose della missione hanno deciso di restare a dormire nella loro casa. "Poi questa notte - dice ancora padre Pulcini - le sorelle sono tornate a chiamarmi, temevano che l'aggressore fosse in casa. Quando siamo riusciti ad entrare abbiamo trovato anche suor Bernardetta, senza vita". La Pulici, 73 anni, aveva festeggiato a luglio i 50 anni di vita nella congregazione religiosa. Olga Raschietti , 80 anni, e' originaria della provincia di Vicenza, mentre Bernardetta Boggian, era originaria di Ospedaletto Euganeo e, salvo piccole pause, era dedita alla missione in Africa Centrale - Congo e ora Burundi - dal 1970. Il convento di Kamenge , dove è avvenuta la tragedia, si trova in un quartiere settentrionale di Bujumbura e sostiene un centro per i giovani fondato dai Saveriani che promuove la convivenza tra etnie diverse.BUJUMBURA (Burundi) - Un giovane fuggito con un coltello in mano è l'assassino delle tre suore italiane massacrate domenica nella loro missione saveriana in Burundi. Lo riferisce la polizia del Paese africano che ha spiegato che l'uomo ha sgozzato le prime due religiose e ha infierito con una pietra sul cadavere di una di loro. Per ora le autorità non si sbilanciano sul movente del delitto avvenuto a Kamenge, nella zona nord di Bujumbura. Forse "il tragico esito di una rapina", ha ipotizzato la diocesi di Parma sul suo sito web, anche se e' stato precisato che dal convento non e' stato portato via nulla.
Secondo gli inquirenti prima sono state stuprate e uccise l'80enne Olga Raschietti e la 73enne Lucia Pulici, poi e' toccato alla terza suora, Bernardetta Boggian, che aveva scoperto i corpi delle consorelle che è stata decapitata.
Colpito dal triplice omicidio anche il Papa che, dal Vaticano, invia due telegrammi, uno al nunzio a Bujumbura, Evariste Ngoyagoye, e l'altro alla superiora generale delle Missionarie Saveriane, suor Ines Frizza, dove si dice "colpito dalla tragica morte" delle religiose, assicura dunque le sue preghiere per queste "generose testimoni del Vangelo" ed esprime la sua vicinanza e partecipazione alla Congregazione delle tre suore e a tutta la comunita' di fedeli del Burundi. Papa Francesco auspica che il sangue versato dalle tre suore saveriane in Burundi "diventi seme di speranza per costruire autentica fraternita' tra i popoli". 
Suor Olga Raschietti e suor Lucia Pulici, sono state ritrovate uccise domenica nel pomeriggio. La terza, suor Bernardetta Boggian nella notte. "Verso le 16.00 di ieri la sorella Bernadetta e' venuta nel mio ufficio chiedendo notizie delle sorelle Lucia e Olga che erano rimaste a casa mentre lei e la sorella Mercedes si erano recate all'aeroporto per accogliere le altre sorelle di ritorno in Burundi dal loro capitolo generale a Parma. C'era apprensione soprattutto perché dall'interno della casa non c'erano segnali di vita: tutto era chiuso e con le tende tirate", ha raccontato. Anche padre Pulcini ha provato a chiamare le sorelle, ma senza successo. "I guardiani del cancello - ha ripreso il racconto - non le avevano viste uscire.
Esito negativo lo ha dato anche una veloce ricerca nel quartiere presso alcune persone ammalate che le sorelle visitavano soprattutto di domenica. Ero davanti all'entrata con l'intenzione di forzare la serratura quando la porta si e' aperta ed e' apparsa Bernadetta, sconvolta. Aveva trovato una porta di servizio laterale alla loro casa aperta e, una volta entrate, i corpi senza vita delle sorelle Olga e Lucia". Sono state quindi allertate le autorita' civili, militari e giudiziarie e religiose; si e' proceduto ai primi accertamenti e sono iniziati gli interrogatori, soprattutto al personale di casa. Nonostante l'accaduto, le religiose della missione hanno deciso di restare a dormire nella loro casa. "Poi questa notte - dice ancora padre Pulcini - le sorelle sono tornate a chiamarmi, temevano che l'aggressore fosse in casa. Quando siamo riusciti ad entrare abbiamo trovato anche suor Bernardetta, senza vita". La Pulici, 73 anni, aveva festeggiato a luglio i 50 anni di vita nella congregazione religiosa. Olga Raschietti , 80 anni, e' originaria della provincia di Vicenza, mentre Bernardetta Boggian, era originaria di Ospedaletto Euganeo e, salvo piccole pause, era dedita alla missione in Africa Centrale - Congo e ora Burundi - dal 1970. Il convento di Kamenge , dove è avvenuta la tragedia, si trova in un quartiere settentrionale di Bujumbura e sostiene un centro per i giovani fondato dai Saveriani che promuove la convivenza tra etnie diverse.

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