ROMA - Il premier Matteo Renzi, alle 17 si confronterà in diretta streaming con la direzione del Pd in quella che si preannuncia come una resa dei conti sul Jobs Act con la minoranza del partito. Renzi va deciso avanti, propone un programma per eliminare il precariato e regole nuove sul lavoro, e dice no a battaglie ideologiche sull'art.18, perché prima di tutto il problema è garantire l'occupazione.
“Matteo Renzi ieri su RaiTre ha detto "cose anche stravaganti, ragionamenti del tipo: 'siccome abbiamo pochi occupati, e molti disoccupati, togliamo l'art. 18'. In Germania ne hanno più di occupati, e hanno l'art. 18. Forse viene il dubbio che non c'entri un tubo l'art. 18". Lo dice Pier Luigi Bersani in un'intervista a Fabio Volo su Radio Deejay.
"Non correte: servono robuste correzioni". Così Matteo Orfini, presidente dell'assemblea Pd e leader dei Giovani turchi, risponde su Twitter a chi afferma che i 'Turchi' si apprestano a votare sì in direzione alla proposta di Matteo Renzi sul Jobs act. "Su alcune" correzioni "sono arrivate risposte positive, su altre no", afferma Orfini.
Dopo un incontro durato oltre tre ore i leader di Cgil, Cisl e Uil"hanno deciso di proseguire il confronto per l'elaborazione della piattaforma unitaria". La leader della Cgil, Susanna Camusso, dice di essere "ottimista" sull'esito del confronto tra sindacati per una posizione unitaria su Jobs Act e articolo 18. Oggi "c'è stata una buona discussione, molto utile e molto interessante". Mentre, sottolinea, "non c'è una notizia di divisioni, c'è invece un lavoro che stiamo facendo insieme". L'attesa dei sindacati è imposta anche "dall'incertezza su quali saranno le scelte del governo".
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