ROMA - "Io vorrei che i mille giorni servissero per smettere con la cultura del piagnisteo, per riportare l'Italia a rifare l'Italia". Così Matteo Renzi, sottolineando come "da troppo tempo siamo vittime e responsabili del clima di rassegnazione, ci siamo avvitati. Dobbiamo fare in modo che la gente smetta di avere preoccupazione sul futuro". Poi promette: "Penso e credo che nella legge di Stabilità avremo un ulteriore diminuzione di tasse sul lavoro".
"Siamo i primi ad abbassare le tasse" - Il giudizio espresso dal presidente del Consiglio sull'operato del governo è positivo: "Io non so se è una manovra di stile classico ma quello che stiamo facendo noi, non l'ha fatto nessuno. Noi riduciamo il peso dello Stato e della pressione fiscale, siamo il primo governo che sta riducendo la pressione fiscale, tagliando del 10% l'Irap e del 10% la bolletta alle imprese. Più gli 80 euro". Intervenendo a Porta a Porta, il premier non ha nascosto un po' di delusione per i dati sul Pil: "Non sono ottimista, più o meno balliamo intorno allo zero, non è sufficiente per ripartire. E' lo stop alla caduta, ma non la ripartenza".
"80 euro, non posso garantire ampliamento pleatea" - Brutte notizia per chi non ha beneficiato del bonus Irpef di 80 euro in busta paga: "Noi siamo in condizione di garantire che per quella platea gli 80 euro sono stabili. Vediamo se riusciamo ad allargare a partite Iva e pensionati. Io ho detto che quando parlo voglio prendere un impegno specifico e non sono ancora in condizione di allargare la platea ma può darsi che ce la si faccia". Lo ha detto Matteo Renzi.
"Non tocco le pensioni" - Buone notizie, invece, per i pensionati: "Enrico Letta è intervenuto sulle pensioni più alte, io credo che sia un errore che per 100 milioni di euro si susciti il panico tra i pensionati, ha detto Renzi escludendo interventi sulle pensioni alte e ricordando che, su questo, ha discusso nei mesi scorsi con il commissario alla Spending review, Carlo Cottarelli. Il presidente del Consiglio ha dunque parlato di spending review. E se da un lato ha promesso che "non saranno fatti tagli lineari", dall'altro ha svelato un retroscena sull'addio, dato da molti come imminente, del commissario straordinario: "Tre mesi fa Cottarelli ha chiesto di tornare al Fondo monetario internazionale per motivi familiari. Io gli ho chiesto di aspettare la finanziaria, se no dai l'impressione che non si può fare. Dopodiché io penso che la finanziaria la fai comunque, con o senza Cottarelli, con o senza Renzi".
"Sui salari delle forze dell'ordine i soldi si possono trovare" - "I denari per risolvere gli sblocchi" dei salari "e gli scatti, secondo i ministri già possono essere trovati", ha detto il premier, sottolineando che dai sindacati delle forze dell'ordine "c'è stata una reazione inaccettabile, che ha posto il tema dello sciopero, che è illegale" per le forze dell'ordine. E ancora, sui sindacati, ma parlando della riforma del lavoro, ha aggiunto: "Il fatto che annuncino lo sciopero senza conoscere la riforma del lavoro è straordinariamente affascinate. Se hanno già deciso di fare lo sciopero a prescindere ci ingegneremo per trovare un argomento perché le uniche misure finora sono gli 80 euro e il dimezzamento dei permessi sindacali".
"L'Europa ci ha salvato ma l'economia va peggio" - "L'Europa ci ha salvato perché stare dentro l'Ue e dentro una grande comunità ci ha salvato dal punto di vista dei valori. Ma da quando c'è l'euro il Pil dell'Italia va peggio. L'Italia ha perso posizioni in questi anni", ha detto Renzi. "Se l'euro fosse ancora un po' più basso, se si avvicinasse a 1,20 per le nostre aziende, per il nostro mondo, sarebbe un fatto molto molto importante", ha affermato commentando i recenti interventi della Bce sul tasso euro/dollaro.
"Ai banchieri sono un po' antipatico..." - Non mancano le battute nel faccia a faccia tra Matteo Renzi e Bruno Vespa. ""Ci sono banchieri molto validi, io ai banchieri sono un po' antipatico...", ha affermato il premier, con una vena d'ironia, sottolineando come "la banca debba imparare a fare credito e deve farlo di più". E per rendere meglio il concetto Renzi ha citato una frase di Mark Twain: "La banca è quel soggetto che ti dà l'ombrello quando c'è il sole e te lo richiede quando piove...". Ottimismo invece sul fronte Expo 2015: "Alla fine vedremo i risultati dell'Expo, e sarà uno straordinario motivo d'orgoglio per l'Italia - ha detto il premier -. "Se l'Expo è ancora in piedi è perché noi siamo intervenuti creando l'Anac e dando certezze".
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