BARI - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi a Bari ha partecipato alla cerimonia inaugurale della Fiera del Levante di Bari. In sala tra le autorità sono presenti anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti.
Sotto il governo di Nichi Vendola "in 10 anni la Puglia è cambiata", ha detto il premier. Renzi ha detto che occorre "dare atto del lavoro serio" compiuto da Vendola, che si vede dal fatto che "questa regione è la numero uno come capacità di spesa dei fondi Ue".
"Dopo anni di ubriacature da soluzioni tecniche e tecnocratiche è il momento che la politica torni a fare il proprio mestiere". Così Renzi, che citando Giorgio La Pira ha sottolineato che "fare politica significa la più alta forma di servizio".
"Oggi la crisi economica è globale, ma vede nell'eurozona un punto di difficoltà maggiore e vede l'Italia non ancora ripartita, non ancora rimessa in moto", ha aggiunto Renzi osservando come, definire "devastanti" i dati della disoccupazione, soprattutto al Sud, "sarebbe riduttivo".
La "cornice internazionale è di profondi sconvolgimenti. O l'Ue torna a fare l'Europa o noi non abbiamo più futuro. Se noi facciamo quello che dobbiamo fare l'Ue non sarà più solo spread e indicatori economici", ha detto Renzi.
L'Europa sta vivendo "una grandissima difficoltà con la Russia. Questo non è un problema di energia o gas. Chi riduce tutto solo a una questione energetica commette un errore tragico. E' questione di come si sta con i nostri vicini".
"Noi rispettiamo il patto di stabilità e di crescita, noi stiamo dentro il 3%". ha Matteo Renzi , ricordando tuttavia come quello europeo, non sia solo un patto per la stabilità, ma un patto per la stabilità e la crescita.
LA TAPPA A TARANTO - "Per noi l'Ilva è una questione nazionale, la scommessa di come si può fare impresa rispettando la salute". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando con i giornalisti dopo un incontro istituzionale sul caso Ilva che si è svolto nella Prefettura di Taranto.
Fuori dalla Prefettura la contestazione da parte di un sit-in di operai e ambientalisti. Alcune decine di manifestanti hanno urlato 'buffone, buffone' contro il premier e scandito lo slogan 'Taranto libera'. Alcuni agenti in assetto antisommossa si sono schierati per tenere sotto controllo il presidio. Non sono mancati momenti di tensione perché alcuni dei manifestanti, che chiedevano di partecipare all'incontro, hanno cercato di superare lo sbarramento delle forze dell'ordine. Numerosi gli striscioni contro l'inquinamento e l'emergenza sanitaria a Taranto.
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