Antonio Catricalà |
ROMA - Antonio Catricalà ritira la sua candidatura per la Consulta. Lo annuncia all'ANSA l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il quale auspica che il Parlamento possa più facilmente superare la situazione di impasse. In dieci votazioni nessun candidato ha ancora raggiunto il quorum necessario.
"Ringrazio i Parlamentari che mi hanno votato - afferma l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio -, ma chiedo Loro di non sostenere ulteriormente la mia candidatura" per la Consulta. "Non vorrei mettere a rischio la mia immagine professionale e spero che il Parlamento possa più facilmente superare le contrapposizioni che hanno finora ostacolato l'elezione dei due Giudici costituzionali", conclude. "Ringrazio Antonio Catricalà per aver prima accettato la candidatura a membro laico della Consulta e per la dignità con cui oggi rinuncia. Nessuna fronda interna a Forza Italia dietro una scelta che è e deve essere frutto di un voto del Parlamento. Fi è unita attorno a Berlusconi, per la scelta di un nuovo candidato". Così Paolo Romani, capogruppo di Fi al Senato.
La prossima votazione per l'elezione dei due giudici vacanti alla Consulta e i restanti membri laici del Csm è fissata per lunedì 15 settembre.
I candidati ancora in corsa per i posti alla Corte Costituzionale sono Luciano Violante, che resta il più votato, Felice Besostri, Donato Bruno (che in FI veniva contrapposto a Catricalà), Franco Modugno e Augusto Barbera.
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