lunedì 5 maggio 2014

Tre testi: abbiamo visto l’ultrà giallorosso sparare. Aveva 3 complici


ROMA - A incastrare Daniele De Santis c'è la testimonianza di almeno tre persone. Nell'informativa della Digos inviata alla procura di Roma, infatti, vi sono le dichiarazioni dei tre che hanno visto l'ultrà della Roma esplodere i colpi di pistola contro il gruppo di supporter napoletani che lo aggrediva, dopo essere stati a loro volta presi di mira dal quartetto (De Sancitd ed altri tre). I testi hanno  visto tre persone con i caschi in fuga all'arrivo del gruppo di tifosi napoletani che poi danno la caccia Daniele De Santis che fugge in solitaria verso il Ciak Village, lungo la stradina del parco di Tor di Quinto dove stanno pure i campetti di calcio di cui proprio De Santis fa il custode. L’ultrà romanista si vede spacciato quando inciampa e cade. È allora che estrae la pistola, una Beretta calibro 7,65 con matricola punzonata. Spara quattro volte, poi la semiautomatica s’inceppa; i poliziotti la troveranno con il carrello aperto e altri colpi nel caricatore. Qualcuno, una donna, la nasconde in un vaso per paura, mentre i napoletani picchiano De Santis. Con l’arrivo di altre sirene per soccorrere il gruppetto di poliziotti rimasto isolato, gli ultrà partenopei fuggono verso lo stadio

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