MILANO - Si è conclusa l'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano per discutere sulla richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali avanzata da Silvio Berlusconi per espiare la pena di un anno che resta (tre anni sono stati cancellati dall'indulto) per la condanna nel caso Mediaset. Il sostituto procuratore generale Lamanna aveva dato parere favorevole alla concessione dell’affidamento in prova. Ora il tribunale ha cinque giorni di tempo per far conoscere la sua decisione. “Le decisione sarà depositata da un minimo di 5 giorni a un massimo di 15 giorni''. Lo ha detto Pasquale Nobile De Santis, il presidente del Tribunale di Sorveglianza. L’udienza è durata un’ora e mezza.
Toti, giudici gli concedano agibilità politica
"Non facciamo nessuna previsione. Speriamo che i giudici si rendano conto della persona, del suo valore umano e politico per milioni di moderati e non vogliano con una decisione incidere sulla vita del paese. Stiamo per entrare in campagna elettorale speriamo che possa avere tutta l'agibilità politica per farla". Lo afferma Giovanni Toti, consigliere politico di Berlusconi a Studio Aperto.
Biancofiore, bene Pg, attendiamo fiduciosi '
'Siamo soddisfatti che la procura generale abbia dato parere favorevole all'affidamento in prova del Presidente Berlusconi ai servizi sociali. Ora attendiamo fiduciosi la decisione del Presidente del Tribunale di Sorveglianza'': così Michaela Biancofiore, parlamentare Fi e Responsabile Risorse Umane.
Sacconi, per noi vittima accanimento giudiziario
"Noi continuiamo a considerare Berlusconi vittima di un accanimento giudiziario". Lo ha detto il presidente dei senatori del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi, a Reggio Calabria. "Anche il dissenso che si è prodotto sul futuro del centrodestra italiano - ha aggiunto - non fa venir meno la nostra sincera solidarietà a Berlusconi e la convinzione che debba essere messo in condizione di svolgere la sua funzione pubblica e politica".
Gelmini, al di là di decisione, giornata infausta
"Al di là delle decisioni che assumerà il tribunale di sorveglianza sul presidente Berlusconi, quella di oggi è una giornata infausta per la democrazia. Negare il diritto di voto e di rappresentanza a Silvio Berlusconi significa ferire la storia di milioni di italiani che da tempo credono in lui". Lo afferma Mariastella Gelmini, vice capogruppo di Fi alla Camera. "Di fronte a questa situazione - prosegue - non ci sono risarcimenti possibili. L'ingiustizia subita da un leader che più volte ha rappresentato l'Italia nel G8 e per nove anni ha guidato il governo impone una riflessione istituzionale e dovrebbe sollecitare le forze politiche e il governo a interventi capaci di restituire l'agibilità politica non solo a Berlusconi ma a quei milioni di italiani che si sentono da lui rappresentati".
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