mercoledì 1 maggio 2013

Preiti interrogato dal pm: avrei voluto uccidermi in albergo. Scuse ai carabinieri

ROMA - Luigi Preiti, ripreso da una telecamera di sicurezza, a braccio teso spara al carabiniere davanti a lui

ROMA - Nel carcere di Rebibbia si è concluso l'interrogatorio di garanzia di Luigi Preiti, l'uomo che domenica ha sparato sette colpi di pistola davanti a Palazzo Chigi ferendo due carabinieri e una passante. Preiti è accusato del tentato omicidio, di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione.
"Aveva pensato di suicidarsi in albergo ma poi ha desistito pensando che sarebbe stato interpretato come uno dei tanti suicidi legati alla crisi". Lo hanno detto i difensori di Luigi Preiti al termine dell'interrogatorio di garanzia. Secondo i legali, quando è stato immobilizzato da un carabiniere l'uomo gli ha domandato: "Perché non mi avete sparato?". Il loro assistito si aspettava "che la sua azione dimostrativa culminasse con la sua morte", hanno aggiunto.
Luigi Preiti, durante l'interrogatorio di garanzia ha chiesto scusa all'Arma dei carabinieri ed in particolare ai familiari dei due feriti. Lo hanno dichiarato i due avvocati, precisando che il loro assistito ha espresso preoccupazione per le condizioni del brigadiere Giangrande.
E sulla vicenda gli idioti continuano a farsi notare. L'immagine di Preiti e, sotto, la scritta “il 1 maggio e' per voi. La crisi uccide'. E' lo striscione apparso a Torino, lungo il corteo del primo maggio.
Lo esibiscono gli autonomi. Accanto alla foto dell'uomo che domenica scorsa ha ferito a colpi di pistola due carabinieri davanti a palazzo Chigi, ci sono anche le immagini della coppia di Macerata suicida per debiti. 

"L'immagine di Luigi Preiti, portata con tanto di dedica, è la peggior offesa che si poteva immaginare quest'oggi, proprio a Torino, dove l'Arma dei Carabinieri fu fondata quasi 200 anni fa. Si vergognino i responsabili di questo grave gesto". Lo afferma l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Michele Coppola, secondo cui il corteo del primo maggio "avrebbero dovuto invece dedicarlo ai due Carabinieri feriti a Palazzo Chigi". "Vada alle famiglie di tutti i carabinieri caduti e feriti in servizio - aggiunge - il pensiero in questo giorno dedicato al lavoro e il più profondo ringraziamento all'Arma per il suo irrinunciabile contributo alla democrazia".

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