ROMA - "Dopo la propaganda elettorale di Enrico Letta che con un tweet annunciava di aver eliminato il finanziamento pubblico ai partiti, oggi scopriamo la verità: per quest'anno non si tocca". Con queste parole Beppe Grillo lancia la protesta M5S contro la "legge-truffa" sul finanziamento ai partiti. "E' - tuona dal suo blog - una presa in giro per i cittadini che continueranno a pagare per far campare i partiti".
L'abolizione dovrebbe avvenire nel 2017 ''quando terminerà l'erogazione del rimborso gia' previsto per le elezioni di quest'anno''. I partiti saranno ''aiutati'' con servizi come sedi, bollette telefoniche, spazi televisivi'' si legge sul post.
Quindi i partiti dal 2017 non gestiranno più soldi? ''Illusi: 'ciascun contribuente può destinare il due per mille della propria imposta sul reddito (IRE) a favore di un partito' e 'i fondi non espressamente attribuiti dai privati attraverso l'opzione del due per mille, saranno distribuiti ai partiti proporzionalmente alle somme stanziate in via esplicita'. L'importo totale a disposizione dei partiti potrebbe addirittura aumentare. Il finanziamento esce da una parte e entra dall'altra. I soldi dei cittadini continueranno ad arrivare e i partiti a mangiare''.
Il M5S, invece, ''ha mantenuto fede alle promesse elettorali e ha rinunciato completamente ai 42 milioni di soldi pubblici che gli sarebbero spettati. I partiti non sono riusciti a fare altrettanto. Sull'hashtag #leggetruffa di Twitter e sullo spazio commenti del blog, arrivano i commenti, a centinaia, tutti velenosi. ''L'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti? Operativo forse dal 2017. Perché non dal 2027?'' ironizza Dario E. mentre Gianni B. avverte: ''stavolta arrivano davvero i forconi! E le tasse le pagheremo tutti fra tre anni!''. ''Questo non deve assolutamente passare dobbiamo scendere in piazza a tutti i costi'' propone invece Giuseppe.
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