mercoledì 1 maggio 2013

1 maggio, priorità al lavoro. Sfilano i sindacati


PERUGIA - Con lo slogan "Priorità lavoro", i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti hanno guidato a Perugia la manifestazione nazionale del Primo Maggio. Festa dei lavoratori che i tre sindacati confederali quest'anno hanno deciso di celebrare nella città umbra teatro, all'inizio dello scorso marzo, di un "dramma del lavoro": l'omicidio di due impiegate della Regione uccise da un imprenditore che, poi, si è suicidato. Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, "il governo deve avere il coraggio di cooperare con i poteri locali e le parti sociali. L'Italia si salva se tutti la salviamo". ''Basta a litigi e furbizie, l'Italia deve essere percossa da uno spirito nuovo di servizio. Il servizio, come dice Papa Francesco, è potere''.
"Senza lavoro il Paese muore e questo Paese non può morire": così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aprendo il suo intervento dal palco del Primo Maggio. Dal governo Letta "abbiamo ascoltato" la necessità di ripartire dal lavoro, ma "i titoli non bastano, non bastano annunci e promesse. Ci sono stati sei anni di promesse e di provvedimenti opposti". Ora bisogna "fare i provvedimenti" giusti.
La riforma Fornero "è stata disegnata in modo molto coerente per una economia in crescita, ma può avere problemi per una economia in recessione. Bisogna capire cosa modificare, ma il mercato del lavoro ha bisogno di stabilità delle regole". Così il neoministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha parlato con i giornalisti.
Un lancio di uova cariche di vernice nera è stato attuato a Torino da un gruppo di persone finora non identificate contro lo spezzone del Pd al corteo. Il lancio si è verificato nella parte terminale del lungo serpentone che si è snodato in via Po, lontano dunque dalla zona in cui si trovano il sindaco Piero Fassino e altri esponenti politici. Le uova hanno colpito personale delle forze dell'ordine.
"Festeggiare il Primo Maggio è uno stanco rito assolutorio dei responsabili, di sindacati complici, di "prenditori" di appalti pubblici di Confindustria, di partiti che hanno occupato lo Stato. Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog, sottolineando che quella di oggi "è la celebrazione di Caporetto e dell'otto settembre", che ha "il profumo rancido del 2 novembre dei lavoratori".

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