domenica 9 dicembre 2012

Monti: ora ho le mani libere. E medita sulla “sua discesa in campo” (lo farà, lo farà)


ROMA - "Non mi farò impallinare, nè logorare". Questo il Monti pensiero che è stato esplicitato al capo dello Stato dal premier per annunciargli la sua decisione di dimettersi. Secondo fonti di Palazzo Chigi il professore non avrebbe nemmeno escluso una sua discesa in campo, magari con una lista che porta il suo nome: "'Su questo ancora nessuna decisione è stata presa". Che tradotto significa: la riflessione è in corso.
E' un duro j'accuse quello del presidente del Consiglio. Uno sfogo che il Professore avrebbe fatto al Capo dello Stato che ha provato, sempre secondo quanto viene riferito, a frenarlo ma comprendendone poi tutte le ragioni. Un ragionamento che Mario Monti ora avrebbe intenzione di riferire direttamente agli italiani. Il premier avrebbe preso la decisione di dimettersi anche per avere una maggiore agibilità politica, "mani libere" per poter dire cosa pensa e salvaguardare la sua "agenda" e il suo credo legato ai tempi europei e all'antipopulismo. 
Quanto al futuro del premier, le fonti interpellate mantengono il massimo riserbo. Ma l'ipotesi di un ingresso in politica non viene esclusa. Anzi, secondo almeno due di loro, il premier sta tuttora riflettendo sulla possibilità di promuovere in prima persona una lista elettorale. "Quella riflessione - si spiega - non è ancora terminata. Ma su questo non diciamo niente, vedremo nei prossimi giorni...".
Oggi Mario Monti, passeggiando per Milano dopo essere stato a messa, non ha fatto alcun cenno all'indignazione espressa verso Angelino Alfano e, senza commenti, si è goduto la solidarietà che i passanti gli hanno voluto esprimere dopo l'annuncio delle dimissioni.
Il premier, dopo aver assistito alla messa domenicale in piazza Wagner, ha fatto una passeggiata per le vie del centro di Milano con la figlia. Lungo corso Vercelli il premier è stato salutato da alcuni passanti che lo hanno invitato ad "andare avanti".
Durante il percorso, Monti si è fermato in una farmacia con la figlia. All'esterno un contestatore ha iniziato ad inveire contro di lui: "Ha tolto la pensione ai nostri figli, questo qui - urlava il passante - è capace solo di emettere nuovi titoli". Per tutta risposta altri passanti hanno atteso il premier all'uscita della farmacia riservandogli un applauso al grido di "Resista, Presidente". Al termine della passeggiata, il premier e sua figlia si sono fermati alla pasticceria Biffi. La moglie Elsa li aveva lasciati subito dopo la messa per rientrare a casa.

Le date possibili per le elezioni politiche sono il 10, il 17 e il 24 febbraio. La più papabile resta quest'ultima anche per consentire ai partiti e alle liste che intendono presentarsi l'espletamento di operazioni come la raccolta delle firme dalla quale sono esentate solo le liste che, da inizio legislatura, abbiano gruppi in entrambe le Camere o siano collegate a liste che abbiano gruppi in entrambe le Camere o abbiano un parlamentare europeo. Oggi è stato Beppe Grillo a lanciare l'allarme: "Il Movimento 5 Stelle è in corsa contro il tempo per presentare le sue liste. Da aprile siamo passati a marzo e ora a febbraio. E poi? Napolitano le indirà il giorno della Befana che vien di notte con le scarpe rotte?". La presentazione delle liste dei candidati con le relative sottoscrizioni deve essere effettuata entro il trentaquattresimo giorno antecedente quello della votazione.

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