mercoledì 12 dicembre 2012

Decreto Ilva, un emendamento per sbloccare il prodotto finito e sequestrato dal giudice


ROMA - L'Ilva è "autorizzata" alla produzione ed "alla commercializzazione dei prodotti ivi compresi quelli realizzati antecedentemente all'entrata in vigore del presente decreto legge". Questo il testo dell'emendamento che il governo presenta al dl salva-Taranto. IIn questo modo, come ha specificato questa mattina Clini, si dà "coerenza" all'attività produttiva e alla commercializzazione. Nel testo dell'emendamento (art.3, comma 3, del decreto) si dice che: "A decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto, la società Ilva spa di Taranto è immessa nel possesso dei beni dell'impresa ed è in ogni caso autorizzata, nei limiti consentiti dal provvedimento di cui al comma 1, alla prosecuzione dell'attività produttiva nello stabilimento ed alla commercializzazione dei prodotti ivi compresi quelli realizzati antecedentemente all'entrata in vigore del presente decreto legge per un periodo di 36 mesi, ferma restando l'applicazione di tutte le disposizioni contenute nel presente decreto legge".
La Procura di Taranto starebbe lavorando per sollevare il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato in relazione agli interventi del governo, e in particolare del ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, sui provvedimenti della magistratura nei confronti dell'Ilva. Lo si è appreso da fonti giudiziarie.
"L'emendamento presentato oggi serve a integrare il decreto con un'interpretazione autentica delle norme - spiega Clini - con le quali abbiamo voluto coniugare la tutela dell'ambiente, del lavoro, e la continuità produttiva". Inoltre, in questo modo, "abbiamo voluto chiarire che il decreto è finalizzato alla continuità produttiva e alla disponibilità dei prodotti a condizione che l'Ilva applichi le disposizioni" previste. "Se ci sono interpretazioni del decreto diverse - osserva Clini a proposito della decisione della Magistratura di non dissequestrare i prodotti finiti - le chiarisce il legislatore. E' questo il senso dell'emendamento".

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