Attilio Piscitelli |
Attilio Piscitelli, detto Tito dagli amici, era stato ucciso a coltellate un sabato sera di novembre, poco distante da casa sua, nel cuore di Salvador da Bahia. L'aggressione è avvenuta al rientro da una serata con gli amici prima al museo di arte moderna, poi al ristorante. Poco dopo essere sceso da un taxi, è stato colpito mentre stava raggiungendo casa sua, un appartamento di lusso che l’uomo aveva acquistato quattro anni fa quando decise di trasferirsi a vivere in Brasile.
In Brasile, l'uomo faceva il volontario in un’organizzazione umanitaria che si occupa di assistere i bambini nelle favelas, soprattutto quelli rimasti orfani nelle baraccopoli alla periferia della città.
Il suo assassino lo ha anche derubato di tutto: telefonino, denaro e documenti. Anche per questo il suo riconoscimento è avvenuto solo una settimana dopo. Ad effettuarlo un'amica brasiliano che lo cercava invano da giorni.
Tra le prime ipotesi degli inquirenti sul movente dell'omicidio si era pensato ad un prestito negato, a una vendetta collegata al suo lavoro umanitario, oppure ai beni di cui disponeva. L'arresto del presunto omicida dovrebbe fare luce sul caso.
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