TOKYO - Il Giappone si appresta a chiudere i suoi reattori nucleari nell'arco di circa 30 anni, optando per un forte cambiamento strategico dopo il disastro della crisi atomica di Fukushima del 2011. Lo prevedono le nuove linee energetiche nazionali approvate oggi dal governo presieduto dal premier Yoshohiko Noda. Tokyo viene cosi' incontro alle richieste dell'opinione pubblica, dopo che l'anno scorso il paese nipponico soffri' il disastro della centrale di Fukushima, causato da un devastante tsunami. Attualmente l'atomo contribuisce a circa un terzo del fabbisogno energetico giapponese.
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