giovedì 6 settembre 2012

Aveva un covo pieno di hascisc e armi il “biondino”, killer del taxista di Rimini

Marco Zinnanti, arrestato

RIMINI - Il presunto killer di Leonardo Bernabini, il tassista abusivo ucciso domenica con due colpi di fucile a Covignano, aveva un covo nel quale la Mobile ha trovato armi, decine di migliaia di euro, droga e documenti falsi: oltre un chilo di hashish, cocaina, armi, qualcuna a salve, una sicuramente vera, documenti falsi e quasi 100mila euro in contanti. Marco viveva con i genitori, e quella casa è piena zeppa di segreti ancora da svelare che potrebbero portare a un’intera banda.La sorella, 25 anni, c’era andata quasi certamente mandata da lui, non sapendo che gli inquirenti avevano già individuato la ‘tana’. Ad aprire erano stati i vigili del fuoco. Adesso è tutto sequestrato, inclusa una Mercedes che stava lì sotto. La ragazza è stata accusata di detenzione di droga, armi e riciclaggio.
Le indagini avevano portato ieri sera al fermo del giovane, Marco Zinnanti, 22 anni, in una piazza di Valle Castellana, nel Teramano.La fuga del giovane, già conosciuto dalle forze dell'ordine per episodi violenti è stata breve. Gli investigatori, veloci nel ritrovare l'arma usata per uccidere il tassista, il fucile che il 22enne aveva gettato in un rovo dopo l'omicidio e quindi in possesso delle impronte digitali, sono risaliti all'identità del ragazzo. Le perquisizioni nelle abitazioni degli amici e l'arresto martedì pomeriggio della sorella hanno fatto il resto. Il ragazzo al momento dell'arresto non aveva con sé i documenti d'identità. Marco Zinnanti era stato denunciato un paio di volte per guida in stato di ebbrezza e guida senza patente. Oltre ad alcuni episodi avvenuti quando era ancora minorenne, per i quali aveva avuto il perdono giudiziale per ricettazione, nel 2009 era stato denunciato dai carabinieri per rapina e nel 2010 dalla polizia perché aveva aggredito un uomo ferendolo alla testa, in quella che era sembrata una strana rapina per 30 euro.
Gli indizi nei confronti del ragazzo sono schiaccianti, ma ovviamente il lavoro degli inquirenti non finisce qui. Resta ancora da capire il movente, anche se si fa sempre più largo l’ipotesi che il tassista sia stato una vittima casuale, magari dopo un rifiuto di trasportare un cliente con un’arma a bordo. Leonardo Bernabini, descritto da tutti come una brava persona e molto conosciuto tra i ragazzi che frequentano le discoteche, è stato freddato domenica scorsa a Covignano mentre era al volante della sua Opel Astra con due colpi di fucile da caccia a canne mozze. Il secondo, mortale, gli ha devastato una parte del volto.

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