sabato 12 maggio 2012

Protesta per un computer difettoso: ucciso a Paderno d’Adda


LECCO - Si è fatta chiarezza nel delitto avvenuto venerdì a Paderno d'Adda, nel Lecchese. Il movente sarebbe una rimostranza per un computer portatile che la vittima, Antonio Caroppa avrebbe voluto acquistare ma che si era dimostrato difettoso. In carcere con l'accusa di concorso in omicidio aggravato, sono finiti Fabio Citterio, 45 anni, tecnico informatico, e la cugina Tiziana Molteni. La moglie della vittima ha visto gli aggressori.
I carabinieri hanno anche recuperato l'arma del delitto, una pistola calibro 38 con matricola abrasa, trovata sotto un albero poco distante dal luogo del delitto, il box garage della vittima, Antonio Caroppa, 42 anni, carpentiere di Paderno d'Adda che lascia la moglie Stefania Jannoli e una figlia di 5 anni.  La donna, udendo le urla, e' scesa nello scantinato di casa, vedendo un uomo che teneva il marito e una donna che gli puntava qualcosa contro. E' così corsa a dare l'allarme, e nel frattempo si e' udito lo sparo che ha colpito mortalmente la vittima al collo.
I due sono poi scappati verso un'auto parcheggiata qualche centinaio di metri prima dell'abitazione della vittima. Alcuni testimoni hanno fornito elementi utili ai carabinieri: la Daewoo usata per la fuga è stata rintracciata a casa dell'uomo, dentro il box. Nella casa sono stati trovati alcuni vestiti sporchi di sangue. Dopo poco è stata identificata anche la donna: pure nella sua abitazione sono stati trovati vestiti ed effetti sporchi di sangue.
Poco distante dalla casa della vittima, i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 38 con matricola abrasa, nascosta sotto un albero e un maglione gettato tra i cespugli.
Le indagini sono condotte dal sostituto procuratore Rosa Valotta: i due arrestati sono incensurati e dalla vita assolutamente normale.

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