Veronica Capodieci, tra la vita e la morte |
La scuola di Veronica e di Melissa |
BRINDISI - Ha sedici anni Veronica Capodieci e vuole vivere. L'attentato all'istituto Morvillo Falcone che frequentava e dove èmprta la sua amica Melissa Bassi l'ha ridotta in fin di vita ustioni su tutto il corpo e "uno squarcio all’addome". Immediatamente operata per trauma toracico addominale all’ospedale Terrino di Brindisi, il direttore generale della Asl di Brindisi, Paola Ciannamea, ha precisato che l’intervento per la parte di chirurgia toracica si può dire concluso e che ora sono impegnati i chirurghi plastici. La situazione sarebbe grave, ma stazionaria. “La paziente con prevalenza del trauma toracico sara poi trasferita presso la rianimazione del presidio ospedaliero di Lecce”ha detto il direttore sanitario Asl Brindisi, Graziella Di Bella.
Un attentato, quello di stamattina a Brindisi, diretto sicuramente contro la scuola, secondo i primi accertamenti degli investigatori. Si sarebbe trattato di un ordigno confezionato artigianalmente con un innesco collegato a tre bombole di gas, probabilmente collocate anche ad un timer e collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola Morvillo Falcone di Brindisi. E' stato trovato successivamente anche il timer bloccato, secondo indiscrezioni, sulle 7.55 ma l'esplosione dell'ordigno rudimentale è avvenuto intorno alle 7.45 (per fortuna,m c’erano meno studenti). Sul luogo dell'attentato sono ancora in corso i rilievi da parte della polizia scientifica. A breve inizia in Prefettura una riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico al quale è prevista la partecipazione del procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che sta raggiungendo Brindisi. Per il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta "potrebbe non essere una organizzazione mafiosa" ad aver compiuto l'attentato dinanzi alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi che ha provocato un morto e diversi feriti.
IL MINISTRO CANCELLIERI: FATTO ANOMALO
L'attentato di Brindisi è "un fatto anomalo e complesso che desta grande preoccupazione, oltre che grande dolore perché ha colpito giovani vite". Lo ha detto il ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri. "Potremo dire qualcosa in più - ha aggiunto - quando avremo individuato uno o due filoni d'indagine". ''Lo Stato è forte e compatto - ha concluso il ministro - ma abbiamo bisogno di capire di più attraverso l'intelligence. Non si puo' pensare a militarizzare il territorio".
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