lunedì 5 dicembre 2011

Manovra: Cisl e Uil annunciano uno sciopero di protesta di due ore per lunedì' prossimo. La Cei: si poteva essere più equanimi


ROMA - Sciopero-protesta di due ore (le ultime due) lunedì prossimo , per "richiedere con forza di aprire il negoziato" sulla manovra ed in particolare su pensioni e fisco: è l'iniziativa annunciata da Cisl e Uil nel corso di una conferenza stampa congiunta di Bonanni e Angeletti che parlano di "attentato al sindacalismo confederale". "Chiediamo a tutti i lavoratori della Cisl e della Uil, chiediamo a tutti i militanti, iscritti e dirigenti di fare lunedì prossimo uno sciopero-protesta nelle ultime due ore di lavoro per recarci presso tutte le prefetture per far sentire la nostra voce e richiedere con forza di aprire un negoziato. A Roma saremo sotto il parlamento", spiega il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni
Sull'iniziativa, riferisce "pare sia d'accordo anche l'Ugl", mentre alla Confederazione guidata da Susanna Camusso, dice: "la Cgil ci chiede discutere, siamo felici di questo, se sono d'accordo con noi sulla richiesta preliminare di contrattazione, di negoziato, se condivide questa impostazione benissimo. Diversamente marceremo divisi e colpiremo uniti", aggiunge Bonanni. 
Il leader della Cisl sostiene che sulla previdenza ed il fisco che "sono materie nostre non si è avuta la possibilità di discutere nemmeno un minuto". Da parte del governo c'é stato "un vero e proprio blitz a scapito delle parti sociali". Ma avverte: "Agiremo in tutti i modi per far fallire il tentativo di ridurre le parti sociali a comparse. Chiederemo incontri con tutti i gruppi parlamentari perché il parlamento deve garantire una discussione equilibrata". E sul mercato del lavoro Bonanni lancia un altro messaggio: "Dico chiaro e tondo al presidente del Consiglio ed al ministro del Lavoro: il sindacato non c'é per licenziare la gente".
La manovra del governo Monti era ''necessaria'' ma ''poteva essere piu' equa, si e' fatto ancora poco. Si sono fatti passi ma potevano essere ancora piu' equanimi'', ''si poteva fare di piu' sui redditi alti''. Lo afferma all'ANSA monsignor Giancarlo Bregantini, reponsabile della Commissione Cei per i Problemi sociali e il Lavoro.

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