ROMA Nessun provvedimento concreto, ma l'illustrazione dettagliata di come procedere nei prossimi mesi. Il consiglio dei ministri convocato per oggi alle 15 non dovrebbe vedere colpi di scena: all'ordine del giorno pochi provvedimenti amministrativi, e poi le "Indicazioni del Presidente del Consiglio sul programma di lavoro delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri". Ovvero la road map della 'fase due' per il rilancio della crescita.
Il Cdm servirà dunque a dare l'immagine di un governo impegnato anche durante la pausa natalizia, a preparare la conferenza stampa di fine anno, e soprattutto a dare ai ministri le "indicazioni" su come proseguire senza colpi di teatro ma con un lavoro approfondito che occuperà il primo trimestre del 2012: le misure per lo sviluppo arriveranno dunque a "pacchetti".
I titoli dei principali capitoli di intervento sono noti da tempo, come si dettaglieranno si inizierà probabilmente a capire da oggi. Di sicuro, incontrando i partiti prima della pausa natalizia, Monti aveva auspicato di poter chiudere la 'fase due' in 90 giorni: con interventi "coraggiosi" sulle liberalizzazioni e il rilancio del project financing per far ripartire le opere pubbliche. Servirà più tempo invece per la riforma del mercato del lavoro, visto che lo scontro sfiorato con i sindacati sull'articolo 18 consiglia cautela, e per la revisione delle rendite catastali, che nell'ipotesi studiata dovrebbe basarsi sui metri quadri e non più sui vani e tenere conto del valore reale.
A consigliare cautela, anche i malumori dei partiti che riprendono quota. Soprattutto dalle parti del Pdl, dove l'affondo di Silvio Berlusconi ha oggi avuto una coda nelle parole del capogruppo Maurizio Gasparri, che denuncia "l'iperattivismo dannoso" di alcuni ministri.
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