Mirko Tremaglia, morto oggi a Bergamo |
Alla Repubblica Sociale Italiana aveva aderito all'età di 17 anni dopo aver perso i genitori, ma, catturato dagli Alleati, venne rinchiuso nel campo di Coltano. Nel dopoguerra si iscrisse all'Università Cattolica di Milano, ma venne cacciato una volta scoperto il suo passato dal repubblichino; riuscì comunque a laurearsi in giurisprudenza e a esercitare la professione di avvocato.
Storico esponente e dirigente del Movimento Sociale e stretto collabotatore di Almirante, nel 1969 fu nominato responsabile del dipartimento di Politica estera dell'MSI dopo aver istituito, già nel 1968, i "Comitati tricolori per gli italiani nel mondo" allo scopo di difendere gli interessi degli emigrati e far guadagnare loro il diritto di voto.
Eletto alla Camera per la prima volta nel 1972, ha ricoperto la carica di ministro per gli Italiani nel mondo nei governi Berlusconi II e III.
La legge che porta il suo nome (legge 459 del 27 dicembre 2001) è il risultato dell'impegno per cambiare le modalità del l'esercizio del diritto di voto degli italiani che vivono all'estero: Tremaglia ha ottenuto la modifica degli articoli 48 (istituzione della circoscrizione Estero), 56 e 57 (numero dei deputati e senatori eletti dai cittadini italiani all'estero) della Costituzione.
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