sabato 10 dicembre 2011

La Casta non demorde: slitta l'adeguamento dello stipendio dei nostri parlamentari con quello medio dei colleghi dell'Eurozona (vorrebbe dire 5000 euro in meno al mese)

ROMA - "Sul taglio degli stipendi dei parlamentari vogliamo tempi certi, pertanto presenteremo un emendamento alla manovra che cancelli la norma del governo e che fissi un termine entro il quale la commissione Giovannini dovrà presentare il suo studio comparativo sulle indennità europee". La precisazione arriva dal deputato del Pdl Massimo Corsaro a proposito del comma 7 dell'articolo 23 della manovra sul quale la commissione Affari Costituzionali della Camera ha dato parere negativo.
"Non è vero che slittano i tempi per tagliare le indennità dei parlamentari - assicura Corsaro - è vero invece il contrario. La maggioranza presenterà una proposta di modifica proprio per fissare una data certa scaduta la quale il Parlamento avrà 30 giorni di tempo per adeguare i nostri stipendi a quelli del resto d'Europa". Detto questo, Corsaro tiene a specificare che "in ogni caso, si tratta di un atto che deve fare il Parlamento e non il governo".
Nella norma scritta dal governo si diceva però che la commissione Giovannini per il livellamento retributivo Italia-Europa avrebbe dovuto completare i suoi lavori il 31 dicembre del 2011. Ora è molto probabile che il termine venga fissato ad altra data, probabilmente a marzo (altro termine fissato nella legge istitutiva della commissione). Il che vorrebbe dire che il Parlamento avrebbe tempo fino ad aprile per adeguare le retribuzioni di deputati e senatori.
Ma la norma del governo, spiega il deputato del Pd Gianclaudio Bressa, era stata "scritta male" perché non si può "annunciare in un decreto che si interverrà con un altro decreto" che è un provvedimento d'urgenza. "La commissione Affari Costituzionali dunque non è entrata nel merito della norma - conclude - ma ha solo dato parere negativo per il metodo usato, per come era stata scritta".
In ogni caso, il dato sui raffronti dei guadagnio tra i parlamentari italiani e gli europei esiste già. Un parlamentare italiano guadagna 11.700 euro mentre la media dell'Eurozona è di 5.400.
Come dire: slittiamo, slittiamo, qualcosa (in più) magari resterà.

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