BRESCIA - Erika De Nardo, condannata a sedici anni per l'omicidio della madre e del fratellino a Novi Ligure nel febbraio 2001, ha lasciato da donna libera la comunità Exodus di Lonato, nel Bresciano. La ragazza è recsata in una stazione dei carabinieri, dove le è stato notificato il decreto di fine pena.
''Non vorrei trovarmi da sola il 5 dicembre ad affrontare una nuova vita che voglio costruire giorno per giorno'', ha scritto Erika in una lettera indirizzata a don Antonio Mazzi e anticipata dall'Adnkronos, nella quale sottolinea la volontà di continuare sulla strada del volontariato e chiede di essere "lasciata in pace". ''Non voglio -scrive - nessun contatto con la stampa e desidero che la mia famiglia venga lasciata in pace''.
Un auspicio avanzato anche dal fondatore della comunità Exodus. ''Spero che ad Erika venga lasciata la libertà per costruirsi una nuova vita", ha detto all'Adnkronos don Mazzi, aggiungendo che ''fuori dalla mia comunità c'é un assedio mediatico che non fa il bene di nessuno. Mi auguro che Erika mantenga gli impegni che ha assunto con la comunità e noi continueremo ad essere al suo fianco''.
Per Erika, che continuerà sulla strada del volontariato, intrapresa in questi mesi nella comunità, si prospetta un periodo di lavoro anche all'estero. ''Speriamo -ha aggiunto don Antonio - di riuscire in questo progetto. Dobbiamo avere il coraggio di perdonare chi ha scontato la pena che gli è stata inflitta''. Don Mazzi ha poi ribadito che spesso vengono alla luce ''lettere datate. Sono io il primo a dire che non deve avere un rapporto con Omar e anche Omar dovrebbe essere d'accordo con questo ragionamento. Questo per entrambi è un momento delicato''.
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''Non vorrei trovarmi da sola il 5 dicembre ad affrontare una nuova vita che voglio costruire giorno per giorno'', ha scritto Erika in una lettera indirizzata a don Antonio Mazzi e anticipata dall'Adnkronos, nella quale sottolinea la volontà di continuare sulla strada del volontariato e chiede di essere "lasciata in pace". ''Non voglio -scrive - nessun contatto con la stampa e desidero che la mia famiglia venga lasciata in pace''.
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