ROMA - "Il risultato finale" dell'incontro con il governo "é stato per noi del tutto insoddisfacente". Così Luigi Angeletti, segretario della Uil, al termine dell'incontro a palazzo Chigi, sottolineando di non avere "grandi speranze" che le richieste sindacali saranno inserite nella manovra.
"Il Governo - ha dichiarato la segretaria della Cgil Camusso - non ha dato una risposta "nel merito" alle istanze dei sindacati, ma ha fornito "un generico impegno" alle loro richieste.
"Non abbiamo trovato elementi per rimuovere lo sciopero, continuiamo la nostra battaglia", ha affermato Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl. "Riteniamo - ha aggiunto - che ci sia bisogno di molta piu' equita'. Si e' mal cominciato e l'opera e' gia' compromessa per meta'". "Se sara' un percorso di guerra nei prossimi mesi, voglio capire chi dovra' provvedere alla coesione sociale nel Paese, a stringere le persone, quelle che lavorano, intorno a un paese che ha bisogno di essere sostenuto - ha aggiunto il segretario della Cisl -. La politica sara' in difficolta' e dovrà ricorrere al voto di fiducia. Facendo saltare concertazione, si crea un danno gravissimo al Paese".
''Il governo ci ha spiegato che esiste il problema dei mercati e bisogna recuperare credibilità: in particolare esiste il problema dei tassi d'interesse relativi al debito e quello delle aste di titoli pubblici - ha concluso - Abbiamo chiesto di prendere in forte considerazione la riduzione drastica della spesa che riguarda le articolazioni dello Stato, riorganizzando lo Stato anche nelle sue articolazioni locali".
''Il governo ci ha spiegato che esiste il problema dei mercati e bisogna recuperare credibilità: in particolare esiste il problema dei tassi d'interesse relativi al debito e quello delle aste di titoli pubblici - ha concluso - Abbiamo chiesto di prendere in forte considerazione la riduzione drastica della spesa che riguarda le articolazioni dello Stato, riorganizzando lo Stato anche nelle sue articolazioni locali".
L'incontro tra sindacati e governo a Palazzo Chigi è durato oltre due. Nella sede del governo erano presenti insieme al premier Mario Monti, il ministro Elsa Fornero (Welfare) e il viceministro Vittorio Grilli (Economia). Per i sindacati Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl), Luigi Angeletti (Uil), Giovanni Centrella (Ugl).
E domani dunque scatta il primo sciopero unitario di tre ore. Ed è confermato anche quello del 19 dicembre del settiore pubblico
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