ROMA - La corte d'assise d'appello di Roma ha disposto una maxi perizia per far luce sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, avvenuto il 7 agosto 1990 in un appartamento dell'ufficio degli Ostelli della gioventu'. Per quell'omicidio e' stato condannato in primo grado a 24 anni di reclusione l'ex fidanzato Raniero Busco.
La maxi-perizia, disposta dalla corte d'assise d'appello di Roma, e' stata affidata a due genetisti e un medico legale che dovranno far chiarezza sui punti di contrasto tra le valutazioni espresse dai consulenti di parte nell'omicidio: l'ora della morte della ragazza, la natura delle lesioni provocate dalle 29 coltellate inferte per ucciderla e le modalita di conservazione dei reperti utilizzati per le analisi genetiche.
I consulenti avranno ora novanta giorni di tempo per compiere la maxi-perizia, i cui risultati verranno esposti nell'udienza fissata dalla corte per il 27 marzo prossimo.
Anche la pubblica accusa, rappresentata dal pg Alberto Cozzella, e i difensori di Busco, oltre alle parti civili, nomineranno i loro consulenti che parteciperanno alla maxi-perizia.
Anche la pubblica accusa, rappresentata dal pg Alberto Cozzella, e i difensori di Busco, oltre alle parti civili, nomineranno i loro consulenti che parteciperanno alla maxi-perizia.
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