venerdì 9 dicembre 2011

Bomba a Roma in un'agenzia Equitalia: ferito il direttore generale. La solidarietà di Monti.

Marco Cuccagna, direttore generale di Equitalia
ROMA - Una bomba è esplosa nell'agenzia Equitalia in via Millevoi 10 alle 12.30: era all'interno di un pacco postale. E' rimasto ferito alle mani  il direttore dell'agenzia, che lo stava aprendo: non è grave. La procura indaga per attentato ai fini di terrorismo.Il pacco-bomba si trovava in una busta imbottita ed era indirizzato allo stesso direttore della sede di Equitalia, nel quartiere Ardeatino. .
Sull'episodio indaga la Digos.
Il ferito da un pacco bomba  è Marco Cuccagna, direttore generale della stessa agenzia per la riscossione dei tributi. Cuccagna ha perso la falange di un dito nell'esplosione ed è ricoverato in un ospedale della capitale. E' cosciente e lucido malgrado lo choc. I sanitari tenteranno di riattaccare la falange al dito, ma secondo quanto si apprende l'intervento viene considerato complicato per le condizioni della mano. Gli agenti della polizia scientifica insieme con gli artificieri della polizia di Stato sono al lavoro negli uffici in via Millevoi per individuare il tipo di esplosivo utilizzato per il pacco bomba. Gli investigatori dellaDigos stanno cercando anche di capire da dove e' stato spedito il plico.
  La sede di Equitalia e' stata evacuata..
"Equitalia ha sempre svolto e continua a svolgere esclusivamente il proprio dovere, nel pieno rispetto delle leggi. Una funzione essenziale per il funzionamento dello Stato, senza la quale non sarebbe possibile erogare servizi ai cittadini ed alle loro famiglie". Lo scrive Mario Monti esprimendo solidarietà dopo l'attentato
L'episodio arriva poche ore dopo il ritrovamento di un pacco esplosivo diretto al numero uno della Deutsche Bank , Joseph Ackermann a Francoforte. Evento attribuito a un gruppo anarchico italiano. La Federazione anarchica informale (Fai) è il gruppo anarchico italiano che ha rivendicato la lettera bomba inviata all'amministratore delegato della Deutsche Bank. La lettera di rivendicazione, scritta a mano e in italiano, era stata ritrovata all'interno del plico esplosivo. Nella missiva, la Fai annunciava "tre esplosioni contro banche, banchieri, zecche e sanguisughe".

Nessun commento: