DURBAN "Se non c'e' niente di piu' di quello che ho visto questa mattina, devo dire che qui a Durban non ci sara' nessun accordo". E' l'allarme lanciato da Connie Hedegaard, il commissario dell'Unione europea al clima, a margine della 17esima Conferenza Internazionale sul clima. Il problema pincipale e' quello dell'impostazione da dare al documento destinato a succedere al protocolllo di Kyoto sulla limitazione del gas serra.
La UE, che si fa forza del sostegno ricevuto da altri 100 Paesi, insiste su un accordo di portata piu' ampia che copra la maggior parte delle emissioni mondiali e che abbia una portata giuridica vincolante.
Ma i due piu' grandi "produttori" di anidride carbonica al mondo, Cina e Stati Uniti non sono d'accordo. I due Paesi infatti sostengono che i colloqui sono necessari solo dopo che venga preso atto degli attuali impegni volontari di riduzione delle emissioni, istituzionalizzati nell'ambito della Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici in scadenza nel 2020.
La UE, che si fa forza del sostegno ricevuto da altri 100 Paesi, insiste su un accordo di portata piu' ampia che copra la maggior parte delle emissioni mondiali e che abbia una portata giuridica vincolante.
Ma i due piu' grandi "produttori" di anidride carbonica al mondo, Cina e Stati Uniti non sono d'accordo. I due Paesi infatti sostengono che i colloqui sono necessari solo dopo che venga preso atto degli attuali impegni volontari di riduzione delle emissioni, istituzionalizzati nell'ambito della Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici in scadenza nel 2020.
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