Il luogo dell'attentato in un'immagine tv |
L'ordigno era stato piazzato dietro un guardrail di cemento e nelle immagini trasmesse dalle tv lcali si distingue chiaramente la targa dell'Unifil sul mezzo colpito. L'esplosione ha avuto luogo lungo l'autostrada che porta dalla capitale verso la citta' portuale di Sidone.
Nella notte il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha condannato con la massima fermeezza l'attentato.
L'Italia e' intenzionata a ridurre la presenza del suo contingente in Libano. ''Siamo intenzionati a farlo, troveremo le modalita', che non puo' essere quella di dire che da domani ce ne andiamo, e' una graduale riduzione'', ha spiegato infatti il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo a Trieste a una domanda sulla riduzione della presenza militare italiana in Libano.
Solo pochi giorni fa, il 10 maggio, c'era stato il passaggio di consegne nel settore ovest della missione Unifil, in Libano, fra la brigata di cavalleria 'Pozzuolo del Friuli', tornata in Italia a conclusione della missione, e la brigata meccanizzata 'Aosta''. Il Parlamento italiano ha autorizzato per questa missione la partecipazione di 1.780 militari. L'Unifil in Libano fu creata nel 1978 con lo scopo di sorvegliare la frontiera tra Libano e Israele. La sua missione e' stata prolungata dopo la guerra del 2006 tra Israele ed Hezbollah.
Nessuna intenzione ''di abbandonare unilateralmente il Libano, ma 1780 soldati impegnati nella missione sono troppi''. Dopo l'attentato che ieri , il ministro della Difesa Ignazio La Russa spiega in un'intervista a Repubblica che ''non avendo piu' il comando della missione'' occorre ''scendere a 1100 uomini al piu' presto''. In piu', spiega La Russa, va avviata un'azione diplomatica anche per coinvolgere nell'operazione altri Paesi.
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